Cerca

MOTOGP

Bagnaia, ferie brevi per riprendersi la Ducati ma Barros attacca: «L'hanno lasciato solo»

Pecco si è allenato a Misano e poi ha provato il nuovo Balaton Park in Ungheria, l'ex pilota brasiliano c'è l'ha con Claudio Domenicali e il resto del team

MotoGp, Bagnaia sfida il passato: "Termas? Non la amo, ma stavolta..."

Pecco Bagnaia (foto Fb Ducati Corse)

Più forti dei problemi e di una stagione complicata. Pecco Bagnaia in questo è molto simile a Charles Leclerc: entrambi sono profondamente legati ai marchi per cui corrono e se dipendesse da loro non li cambierebbero per nulla al mondo. Ma mentre la Ferrari è un disastro assoluto, la Desmosedici Ducati va o almeno lo fa con gli altri a cominciare da Marc Marquez.

Ecco perché il due volte campione del mondo in MotoGP ha fatto durare meno le sue vacanze estive. Un a settimana fa era a girare con una Ducati stradale sulla pista di Misano, giusto per tenersi in allenamento. E all'inizio di questa è stato insieme agli altri cinque piloti ufficiali, più il collaudatore Michele Pirro, a privare il Balaton Park, nuova pista ungherese che debutterà nel weekend del 22-24 agosto la settimana dopo il Gran Premio d'Austria. Anche in questo caso un test non ufficiali, con la Panigale da strada solo per prendere confidenza con il tracciato. Pecco ha chiuso con il miglior crono, appena davanti a Marc Marquez. «Le prime impressioni sulla pista sono buone. Il tracciato è molto piccolo, bisogna stare attenti alle chicane. Ma con la MotoGP sarà tutto diverso».

Ribaltare la classifica è praticamente impossibile, chiudere bene la seconda parte di stagione invece è possibile anche se qualcuno si è fatto un'idea chiara. Alex Barros, amatissimo ex pilota brasiliano che ha conosciuto bene anche la Ducati, attacca in un'intervista concessa al portale spagnolo PecinoGP: «Bagnaia è un grande pilota, tra i migliori disponibili sul mercato, dello stesso livello di Jorge Martin. Uno come lui deve essere aiutato. Se lo lasci lì da solo, andrà avanti così per tutta la stagione. La Ducati non è cambiata, perché le persone dentro sono sempre le stesse, la regia è quella di Claudio Domenicali. Io non mi fido, ci ho vissuto e so come lavorano, non sanno gestire i piloti».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.