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GIORNATA GRANATA

Cairo tra campo e contestazione: "Toro, possiamo fare di più. Tifosi? Sono il top, e se lo dico io..."

Il numero uno del club di via Viotti fa un primo bilancio: "Abbiamo avuto qualche sbandamento, ora concentrati sul Parma"

Il presidente del Torino, Urbano Cairo

Il presidente del Torino, Urbano Cairo

Anche lo stesso presidente Urbano Cairo è sobbalzato sul seggiolino al 97° di Torino-Pisa, quando Paleari ha dovuto superarsi per evitare il pareggio-beffa di Tramoni all’ultimo pallone della gara. «L’importante era vincere, abbiamo anche fatto un primo tempo eccellente - l’analisi del patron dopo l’1-0 che è valso il passaggio del turno agli ottavi di finale dove i granata incroceranno la Roma - poi nel secondo tempo abbiamo creato 2-3 occasioni importanti ma era una partita da chiudere molto prima, sennò rischi di arrivare all’ultimo secondo e prendere gol. In ogni caso, era importante vincere e sono contento di aver passato il turno». Per il momento, però, questo Toro continua a non convincere appieno: «A Roma la squadra ha fatto una partita solida, anche qui con la Fiorentina ha fatto una buona prova - il primo bilancio di Cairo - poi ci sono stati sbandamenti con l’Inter e l’Atalanta, ma questo va assolutamente cancellato. Baroni? È sul pezzo e la squadra lo segue». E adesso c’è la trasferta di Parma: «È una partita delicata e importantissima, tra l’altro abbiamo avuto le prime quattro partite abbastanza impegnative - spiega l’editore alessandrino - e anche il Parma avrà voglia di fare una grande partita davanti al proprio pubblico: dobbiamo essere consci che sarà una partita ancora più difficile di quelle affrontare finora».

Sullo sfondo, però, resta la forte contestazione della tifoseria che non accenna minimamente a placarsi, anzi: «Abbiamo detto tutto e di più, adesso quello che conta è fare bene in campo e andare avanti - il punto di vista di Cairo sulle proteste della piazza - e non entro più in queste cose, la contestazione l’abbiamo vista oggi, domenica, il tifoso può contestare se vuole: secondo me magari aiutare la squadra è meglio, ma siamo in un Paese libero e quindi ognuno coglie le sue libertà». Infine, il ricordo di tanti anni fa: «L’altro giorno ho detto ai giocatori che abbiamo un popolo straordinario, perché ricordo quando presi il Toro e prima della partita contro il Mantova facemmo un allenamento a Borgaro e c’erano 2500 persone che avevano dato una spinta pazzesca, poi allo stadio 60mila - conclude il presidente granata - e per me ci sono dei tifosi straordinari, il top che c’è, e lo dico io da contestato: ecco perché alla squadra ho detto che tocca a loro accenderli, poi ovviamente quando le cose vanno male possono influire anche in negativo».

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