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07 Ottobre 2025 - 18:48
Il ct Rino Gattuso (foto Figc)
Estonia prima, Israele poi. Chiuso il capitolo Serie A, si riapre quello riguardante la qualificazione dell’Italia al prossimo Mondiale. Lunedì sera il raduno dei convocati di Gattuso, martedì la prima conferenza stampa del ct. L’ ex Milan ha concesso 24 ore in più di riposo ai suoi ragazzi per ricaricare le batterie. Lui, intanto, sta sempre più prendendo confidenza con il ruolo di ct: «Mi piace - ha confessato - sicuramente non mi annoio. È bello faticoso, le pressioni sono tante. Ho grandi responsabilità e le sento tutte». Spera che la squadra abbia imparato la lezione di settembre, quando a Debrecen l’Italia ha rischiato di buttare via nel finale una vittoria ormai ipotecata: «Dobbiamo annusare il pericolo, non bisogna dare nulla per scontato. Le partite bisogna chiuderle, portarle con criterio fino in fondo. Su questo non siamo stati bravissimi».
La buona notizia è che rispetto a settembre i giocatori hanno più benzina nelle gambe: «Per quanto riguarda il minutaggio e la condizione fisica dei ragazzi stiamo meglio di un mese fa, di questo siamo contenti». Difficile conquistare quel primo posto del girone che regalerebbe il pass diretto per il Mondiale. Ma l’Italia ci proverà. Intanto basterebbe vincere le prossime due gare invece per ipotecare secondo posto e playoff: «Noi dobbiamo pensare a fare il nostro - ha aggiunto Gattuso -, lavorare con grande concentrazione e non farci prendere dalle pressioni che vengono da fuori. Poi vedremo, anche per arrivare ai playoff bisogna stare con le antenne dritte e fare risultato. Ora pensiamo alla partita con l’Estonia, che nasconde delle insidie. Non sarà facile, bisogna prepararla bene, con mentalità e voglia, sapendo che sarà una gara diversa rispetto a quella di Bergamo».
Probabile è la riconferma del tandem offensivo composto da Moise Kean e Mateo Retegui, artefici di cinque dei nove gol messi a segno dagli Azzurri nella finestra di settembre: «Sarebbe folle andare a toccare qualcosa che ha funzionato. A vederli in faccia gli attaccanti stanno bene, ora dobbiamo vederli in campo». Dopo aver chiarito che anche stavolta la mancata convocazione di Federico Chiesa è stata concordata con il ragazzo («parlo con Fede ogni settimana, non si sente ancora al 100 per cento», ha dichiarato il ct), Gattuso scherza quando gli chiedono se ha sentito Cannavaro, fresco ct di un Uzbekistan già qualificato per il prossimo Mondiale: «L'ho chiamato e gli ho detto che c… che hai». Infine una battuta sulla sfida di Udine contro Israele: «Martedì a Udine ci sarà pochissima gente. Lo capisco, capisco la preoccupazione. Non ci sarà un ambiente sereno, ci saranno diecimila persone fuori dallo stadio e cinquemila dentro. Avrei preferito giocare una partita in casa con l’entusiasmo che abbiamo visto a Bergamo».
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