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PIANETA bianconero
06 Ottobre 2025 - 19:53
Da sinistra Igor Tudor, Kostic e Vlahovic
Juve, che paradosso. Non perde ma non sa neanche più vincere e dopo l’ennesimo pareggio - il terzo di fila in campionato - precipita al quinto posto, fuori dalla zona Champions. Da sosta a sosta, la Juventus si è inceppata. Perché se nel primo scorcio di stagione la squadra aveva ottenuto tre vittorie su tre, in questo secondo periodo tra una pausa e l’altra non è mai riuscita a vincere. Vero, la squadra di Tudor ha mantenuto l’imbattibilità tra campionato e Champions come soltanto Bayern Monaco e Borussia Dortmund in Europa, ma ha rallentato la propria velocità di crociera. I cinque pareggi di fila hanno iniziato a far suonare più di un campanello d’allarme, se non altro perché sembra di rivivere l’avvio di Thiago Motta di dodici mesi fa: anche l’italo-brasiliano arrivò alla pausa di ottobre senza sconfitte, poi iniziò ad essere afflitto da “pareggite” per finire esonerato a metà marzo.
Ecco perché la Juve vuole scacciare via questi nuvoloni neri, anche se di aspetti da migliorare ne restano tanti. Contro il Milan la difesa è tornata finalmente a non subire gol come non capitava da agosto, ma l’attacco non è riuscito a pungere: David si è divorato goffamente un’altra occasione enorme come a Villarreal, Vlahovic non ha dato la scossa dalla panchina, Openda cerca ancora il primo squillo in bianconero e in generale non segna da aprile scorso. Quello che per Tudor è un punto di forza, il poter scegliere tra tre attaccanti, si sta invece rivelando un problema, perché soltanto il serbo sta mantenendo una discreta media tra minuti giocati e reti realizzate.
Locatelli, intanto, prova a fare quadrato sui social: «Una partita intensa e difficile. Non il risultato che volevamo, ma restiamo concentrati sul nostro percorso. Continuiamo a lavorare insieme per arrivare dove vogliamo» ha scritto il capitano dopo lo 0-0 contro il Milan. Ora, però, il gruppo bianconero si è diviso e tanti calciatori sono partiti con le rispettive nazionali: Tudor “perde” praticamente metà rosa, sono ben 13 i giocatori in giro per il mondo. La Continassa si è svuotata, ma il tecnico continuerà a lavorare alla ricerca della svolta per la sua Juve.
Anche perché, alla ripresa, ci sarà un altro mese intenso prima della nuova pausa: in campionato sono fissate le trasferte in casa di Como, Lazio e Cremonese, allo Stadium invece si presenteranno l’Udinese e il Toro per il derby della Mole dell’8 novembre. In Champions, invece, i bianconeri andranno al Bernabeu per il big-match contro il Real Madrid e ospiteranno in casa lo Sporting Lisbona. Queste sette tappe in 20 giorni indirizzeranno la stagione e faranno più chiarezza su quali potranno essere le ambizioni della Juve di Tudor.
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