Retroscena Juve, Trezeguet svela: "E agli attaccanti dico..."

Un’edizione, l’ottava del Festival dello Sport di Trento, decisamente in salsa francese: dopo Michel Platini, ospite giovedì scorso dell’evento organizzato da Rcs, ieri è stato il giorno di David Trezeguet, lo straniero più prolifico della storia della Juventus. L’ex attaccante classe 1977 dal palco di Trento ha lanciato un messaggio chiaro, senza troppi giri di parole: «Tutti, dai giocatori ai dirigenti, devono capire che la Juve deve tornare a vincere», ha esordito David.

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«Vincere è ciò che manca - ha sottolineato il francese -, la Juve deve ritrovare quest’idea. Questa è la richiesta che è sempre stata fatta nella sua storia. Tutti, dai giocatori ai dirigenti, devono capire che la Juve deve tornare a vincere. Gli attaccanti? Openda e David devono capire che il campionato italiano è molto diverso da quello in cui hanno giocato loro, Vlahovic deve di nuovo dimostrare la sua qualità perché la Juve continua ad aspettarlo, per quello che si è visto sulla fase difensiva Tudor è riuscito a trovare l’equilibrio giusto, offensivamente è alla ricerca: è la realtà dei fatti. La Juve fa fatica a segnare».

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«Io credo apertamente che la Juve possa vincere - ha aggiunto -, non ci sono ancora sorprese: la Juve deve essere consapevole della volontà di vincere, credo che Tudor sappia benissimo di cosa ha bisogno per vincere». Sfogliando il libro dei ricordi bianconeri, Trezeguet ha parlato anche dell’anno in B: «Nel 2006 sentivo il bisogno di darle qualcosa in quel momento di difficoltà - ha ricordato -. È stato comunque un campionato difficile perché c’erano Genoa, Napoli, Bologna, Piacenza, Brescia. Non sentivo il bisogno di lasciare la Juve. Mi sentivo benissimo a Torino, in una società così importante».