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GIORNATA GRANATA

Cairo rilancia: "Ho ambizioni con il Toro, ma i conti...". E il club convoca i tifosi al Filadelfia: ecco quando

Il presidente granata blinda il Cholito Simeone: "E' in prestito, ma il riscatto è facile e lo consideriamo già nostro"

Il presidente del Torino, Urbano Cairo

Il presidente del Torino, Urbano Cairo

La contestazione verso il presidente Cairo si è sentita forte e chiara anche durante la gara contro il Napoli, ma all’Olimpico Grande Torino c’era un’atmosfera diversa. «Sono davvero importanti per noi e li ringrazio per la spinta che ci hanno dato sabato, insieme a loro riusciamo a fare cose che senza non riusciremmo a fare» ha dichiarato il numero uno del club di via Viotti, mandando così un messaggio proprio verso la piazza. In società vogliono provare ad alimentare questo entusiasmo ritrovato con la vittoria contro i campioni d’Italia e si è scelto di riaprire le porte del Filadelfia: l’appuntamento sarà per la seduta pomeridiana di mercoledì, con il tecnico Baroni e i suoi ragazzi che aspetteranno la gente del Toro a partire dalle 14.50. Si tratterà in qualche modo di una giornata storica, anche perché un allenamento a porte aperte non si vedeva dall’estate scorsa, da quando il 13 luglio l’allenatore venne “battezzato” dalla nuova piazza.

Tornando alle parole di Cairo, il patron ha confermato ancora una volta la propria voglia di tentare quel salto in alto mai riuscito in vent’anni di presidenza: «Le ambizioni sono al massimo possibile e ne ho da vendere, è fondamentale sognare in grande - ha aggiunto ai microfoni di Radio Rai - e questo è un mio mantra, ma ambizione e gestione oculata devono incrociarsi: nel 2005 presi un club che era fallito e bisogna sempre stare attenti, capita di commettere errori e nel 2019 feci l’investimento più costoso della mia gestione, acquistando Verdi per 25 milioni». Per riscattare il Cholito Simeone, invece, ne basteranno molti meno: «È in prestito ma con un obbligo di riscatto molto facile, lo consideriamo un nostro giocatore - ha spiegato l’editore alessandrino sull’argentino, prelevato per 1,5 milioni e per il quale serviranno altri 5,5 milioni circa (oltre a uno di bonus facilmente raggiungibile) per farlo diventare tutto granata - e ci piaceva da molto tempo: ha lo spirito Toro che è importante, contro il Napoli e anche contro la Roma ha realizzato gol pesanti».

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