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ARTE CONTEMPORANEA

Flashback Habitat riapre i battenti
Ecco il programma primavera-estate

Negli spazi di corso Lanza le mostre di Sironi e dell'Ipi

Flashback Habitat riapre i battentiEcco il programma primavera-estate

Flashback Habitat nella suggestiva location di corso Lanza

Le mostre, quella di Sironi e della storia dell’Ipi, Istituto per l’Infanzia della Provincia di Torino. I progetti: le “Living rooms/Stanze viventi”, per dare voce agli artisti dell’area piemontese; il “SoloShowGallery”, che offre la possibilità a singole gallerie d’arte di presentare qui le loro mostre; il Vivarium, il parco artistico dove Flashback adotta le opere lasciate in affidamento da artisti. E poi gli incontri, quelli dei “Martedì critici” con Alberto Dambruoso che coinvolgeranno artisti del territorio, da Luigi Mainolfi a Giulio Paolini; le attività didattiche, il Flashback Lab; le iniziative dedicate alle donne. Torna da oggi a rianimarsi “Flashback Habitat. Ecosistema per le Culture contemporanee”, quel complesso di 20 mila metriquadri in corso Lanza 75, immerso nel verde in Borgo Crimea, sede in passato del brefotrofio di Torino e riportato a nuova vita dal novembre scorso, dopo anni di abbandono, da Flashback Art Fair, la fiera diretta da Ginevra Pucci e Stefania Poddighe. Torna a riaprire le porte al pubblico questo luogo sconosciuto a molti, un’area dove si intrecciano arte, natura e vita e che si propone sempre di più, sottolinea il direttore artistico Alessandro Bulgini, «come spazio da vivere per la città».

Ad inaugurare il programma primaverile ed estivo di Flashback Habitat sono appunto le mostre di Sironi e dell’Ipi. Rimarrà allestita fino al 28 maggio “Sironi disegnatore furioso. Opere e cenacoli 1901-1961”, prima del progetto SoloShowGallery e prima a Torino dedicata a questo importante artista del Novecento. Curata da Simone Aleandri e Romana Sironi, l’antologica, ospitata in 12 stanze al piano 1° del Padiglione B del complesso di corso Lanza, si compone di circa 200 opere tra disegni a matita, china, tempere, grafiche significative della carriera dell’artista che per 20 anni realizzò illustrazioni e locandine per la Fiat. Sarà, invece, visitabile fino al 23 luglio prossimo “Una vita migliore. Frammenti di Storie dell’Istituto per l’Infanzia della Provincia di Torino (rassegna ad ingresso libero). “Un’opera corale”, come la definisce il curatore Alessandro Bulgini, che si dipana per 12 stanze e che vuole far rivivere la storia dell’istituto inaugurato nel 1958 dal presidente Gronchi e dove ogni anno trovarono ospitalità circa 300 bambini in attesa di adozione. Lo fa con fotografie, documenti di archivi pubblici e privati e ritratti audio-video di chi vi abitò e lavorò.

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