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Ciak si rigira
22 Maggio 2023 - 12:37
Il maestro del brivido
Rifare Dario Argento è possibile? Il produttore di Roma Alberto Tarallo, a cui si devono serie televisive di successo come “Il bello delle donne” e “L’onore e il rispetto”, ci crede e a Cannes in questi giorni di festival annuncia il suo nuovo ambizioso progetto: far rigirare dopo oltre mezzo secolo i primi tre titoli della lunga carriera del maestro, “L’uccello dalle piume di cristallo”, “Il gatto a nove code” e “4 mosche di velluto grigio”. Ancora segreti i nomi di registi e cast.
L’uscita in sala di questi film, di cui ancora non si conoscono le date di lavorazione, è ancora lontana ma la produzione del primo pare ormai prossima: l’originale venne girato a Roma ma i suoi due “seguiti” fecero iniziare la storia d’amore tra il cinema di Argento e Torino. «Volevo girare nel Nord Europa – ha dichiarato in varie occasioni lui stesso – ma furono le insistenze dello scenografo Carlo Leva a convincermi. Di Torino mi è sempre piaciuta la sua aria malinconica e allo stesso tempo inquietante».
Non stupisce quindi che la Film Commission Torino Piemonte guardi con interesse allo sviluppo e sembri pronta a dare una mano: il Maestro del terrore negli anni ha fatto tantissimo per promuovere il nostro territorio come un set ideale, tornandovi a girare in tutto otto volte e mantenendo sempre vivo il suo legame con la città.
Non è la prima volta che Tarallo prova a lavorare con l’immaginario argentiano: nel 2020 aveva annunciato una serie tv che il regista avrebbe dovuto girare per lui, ma questa volta sembra quella giusta. Il nome di Argento è sempre di grande interesse per tutto il mondo del cinema: appena finita la mostra di grande successo alla Mole Antonelliana, è quasi pronto – notizia di questi giorni – il documentario “Panico” diretto da Simone Scafidi e girato nei mesi scorsi con ospiti d’eccezione come Nicolas Refn e Gaspar Noé, il primo biopic ufficiale dedicato al Maestro, prodotto dalla lombarda Paguro Film di Giada Mazzoleni.
A fare un remake dalla carriera dell’autore romano nel 2018 ci aveva già provato Luca Guadagnino con “Suspiria”, riuscendo a costruire un progetto diverso dall’originale che seppe conquistare lodi e il rispetto di gran parte dei fan. Una sfida diversa è invece quella di Roberto Agagliate, che in questi giorno a Torino ha presentato “Food 4 the beast”, omaggio ad Argento e agli stessi capolavori (i primi film con l’aggiunta di “Profondo rosso”) ora oggetto di remake. Un progetto realizzato con un cast e una troupe formati da oltre quaranta ragazze e ragazzi nati tra il 1995 e il 2005 con una formula di cinema partecipato creato attraverso laboratori e percorsi di formazione. Anche la Generazione Z cresce con gli incubi firmati Dario Argento.
Ecco perché siamo affascinati dall'horror:
L'affascinazione per i film horror può essere attribuita a diversi motivi psicologici e emotivi. Ecco alcune possibili ragioni:
Adrenalina ed eccitazione: I film horror spesso presentano situazioni di tensione, suspense e paura. Queste emozioni stimolano l'adrenalina nel nostro corpo, provocando una sensazione di eccitazione e vivacità. Alcune persone trovano questa stimolazione emozionante e si sentono attratte da questa reazione fisiologica.
Senso di controllo: Molti film horror presentano situazioni in cui i protagonisti devono affrontare pericoli o minacce. Guardare tali situazioni può farci sentire gratificati e rassicurati dal fatto che noi stessi non siamo coinvolti direttamente. Ciò può aumentare il senso di controllo sulla paura e sugli eventi, fornendo una sorta di sfida emotiva.
Esplorazione delle emozioni negative: I film horror ci permettono di sperimentare emozioni negative, come la paura, in un ambiente sicuro e controllato. Questa forma di catarsi emotiva può essere liberatoria e terapeutica per alcuni spettatori, consentendo loro di affrontare e superare paure o ansie nascoste.
Fascino per l'ignoto: Gli elementi soprannaturali o misteriosi presenti nei film horror possono affascinare il nostro interesse per l'ignoto. La curiosità di scoprire cosa si cela dietro gli eventi spaventosi o le creature mostruose può attirare la nostra attenzione e stimolare la nostra immaginazione.
Aspetto sociale: Guardare film horror può anche essere un'esperienza sociale condivisa. La condivisione di emozioni intense durante una proiezione può creare un senso di connessione con gli altri spettatori, rendendo l'esperienza più coinvolgente e memorabile.
Tuttavia, è importante ricordare che l'affascinazione per i film horror può variare da persona a persona. Mentre alcune persone possono trovare piacere nell'esperienza dell'orrore, altre potrebbero preferire generi cinematografici diversi. La reazione e l'interesse verso i film horror dipendono dalle preferenze individuali, dalle esperienze passate e dalle caratteristiche personali.
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