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Alla Cavallerizza
06 Luglio 2023 - 15:07
Unico e inimitabile, nacque il 19 febbraio 1953
Una serata di film, di memoria e di beneficenza: venerdì 7 luglio alle 22 alla Cavallerizza Reale nell’arena Effetto Notte del Museo del Cinema è stato organizzato un evento che punta a racchiudere tutte queste anime con la proiezione del documentario “Laggiù qualcuno mi ama”, che Mario Martone ha dedicato a Massimo Troisi per i suoi 70 anni, serata il cui incasso verrà devoluto per sostenere l’Istituto di Candiolo Irccs e la ricerca sul cancro (biglietti 5 euro).
«Il cinema è emozione e cultura e proprio la cultura deve anche avere un eminente ruolo di motore di progresso sociale in uno spirito costante di attenzione verso gli altri - sottolineano Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema. Per questo riteniamo questa serata a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro un momento importante quanto necessario per sostenere le attività dell’Istituto di Candiolo Irccs».
Il film
“Laggiù qualcuno mi ama” è il viaggio personale di Mario Martone nel cinema di Massimo Troisi. Montando le scene dei suoi film Martone vuole mettere in luce Troisi come grande regista del nostro cinema prima ancora che come grande attore comico, e per farlo delinea la sua parabola artistica dagli inizi alla fine, inquadrandolo nella temperie degli anni in cui si è formato e nella città comune ai due registi, Napoli. Col montaggio dei film si intersecano alcune conversazioni, non con persone che frequentavano Troisi, ma con artisti che lo hanno amato e ne sono stati influenzati, come Francesco Piccolo, Paolo Sorrentino, Ficarra e Picone, critici che lo hanno studiato, come Goffredo Fofi e la rivista Sentieri selvaggi, e due tra gli artefici della sua opera postuma, Il postino, Michael Radford e Roberto Perpignani. Fa eccezione Anna Pavignano che con Troisi scriveva i suoi film e che Martone vuole incontrare per indagare i processi creativi da cui essi scaturivano, e che collabora al film mettendo a disposizione dei preziosi materiali inediti.
La vita di Massimo Troisi
Massimo Troisi è nato a San Giorgio a Cremano, 19 febbraio 1953 ed è morto Roma il 4 giugno 1994. E' stato un attore, comico, regista, sceneggiatore e cabarettista italiano. Principale esponente della nuova comicità napoletana nata agli albori degli anni 1970 e soprannominato «il comico dei sentimenti» o il «Pulcinella senza maschera», è considerato uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiano.
Formatosi sulle tavole del palcoscenico ed istintivo erede di Eduardo e di Totò, fu accostato anche a Buster Keaton e Woody Allen. Cominciò la sua carriera assieme agli inossidabili amici del gruppo I Saraceni, divenuto La Smorfia (Lello Arena ed Enzo Decaro). Il successo del trio fu inatteso e immediato e consentì al giovane Troisi di esordire al cinema con Ricomincio da tre (1981), il film che decretò il suo successo come attore e come regista. Dall'inizio degli anni ottanta si dedicò esclusivamente al cinema, interpretando dodici film, cinque dei quali diretti da lui stesso.Affetto da gravi problemi sanitari al cuore sin dall'infanzia, morì prematuramente nel 1994 all'Infernetto (Roma) per un attacco cardiaco, conseguente a febbri reumatiche; il giorno prima aveva terminato la sua ultima pellicola, "Il postino", per il quale sarebbe stato, qualche tempo dopo, candidato ai premi Oscar come miglior attore e per la miglior sceneggiatura non originale.
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