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Carmagnola

Il cielo è sempre più blu, una mostra su Antonio Carena

L’esposizione dal 1 settembre in occasione della Fiera del Peperone

Antonio Carena

La mostra dedicata al pittore morto nel 2010 sarà a Palazzo Lomellina

“Cielo quanto ti amo” . Di cieli Carena ha affrescato i soffitti dell’Accademia di Belle Arti di Torino e le volte del Ministero dei Beni Culturali di Parigi. I suoi cieli sono nella Biblioteca di Palazzo dei Marchesi Spinola e in un edificio di Martini e Rossi di Ginevra. Sovrastavano anche lo scalone del Castello di Rivoli, ma sono stati poi oscurati da un’installazione temporanea. «Tra me è il cielo - diceva - la distanza la decido io». Al pittore dei cieli, all’artista rivolese, protagonista dell’arte Informale italiana e del Pop è dedicata la mostra che si inaugurerà il 1 settembre prossimo a Palazzo Lomellina a Carmagnola intitolata “Antonio Carena. Il fenomeno della quintessenza” (rimarrà allestita fino al 29 ottobre).


Organizzata dalla Casa Museo di Rivoli, in collaborazione con la Città di Carmagnola, e realizzata in occasione della Fiera Internazionale del Peperone di Carmagnola, la rassegna è la prima retrospettiva proposta al pubblico dopo la morte dell’artista, avvenuta nel 2010 (era nato nel 1925). A curarla il nipote di Carena, Nicolò Balocco, il quale ricostruisce attraverso 50 opere le diverse fasi della carriera artistica del pittore. Una carriera iniziata all’Accademia Albertina di Torino sotto la guida di Enrico Paulucci, e che da subito, da quando appena venticinquenne partecipò alla XXV Biennale di Venezia del 1950, e dalla prima mostra personale del 1955 curata da Albino Galvano, si innalzò a vertici “celesti”.

Il percorso espositivo di Palazzo Lomellina parte dunque dagli esordi, per passare all’incontro col critico francese Tapiè e alle sue opere informali che lo portano ad essere selezionato per la mostra “Arte Nuova” al Circolo dei Lettori di Torino, insieme ad altri 71 artisti internazionali. Approfondisce, poi, l’amicizia con Lucio Fontana, che del pittore fu grande estimatore, e si concentra sui suoi famosi cieli, il cui anno di nascita è il 1965.

Di lì, infatti, inizia a donare un tocco di blu ai palazzi di mezza Europa. Di blu aveva dipinto anche una 500 che aveva parcheggiato davanti ad una galleria in via Principe Amedeo il giorno dell’inaugurazione di una sua personale, quasi fosse una tela ambulante. In mostra anche i suoi murales e l’happening del 1971 con i Cartelli Bianchi, in collaborazione con la Galleria Il Fauno.

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