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In televisione

Montalbano? Un fenomeno anche da "giovane"

Le repliche del prequel dedicato al commissario siciliano continuano a mietere consensi. Il regista è il torinese Gianluca Tavarelli: «Merito di Camilleri e anche io lo rivedo sempre volentieri»

Michele Riondino

Michele Riondino nei panni del "Giovane Monatlbano"

Tempo d’estate, tempo di repliche, si sa. E, nel panorama televisivo italiano, ce ne sono alcune che vanno davvero forte tanto da battere, spesso, la concorrenza di film in prima visione o blasonati reality. Accade, per esempio, nel caso di Montalbano, il personaggio nato dalla magica penna di Andrea Camilleri che da anni continua a splendere di luce propria grazie alle puntate ripetute più e più volte su Raiuno dove il volto di Luca Zingaretti è, ormai, quasi parte del logo di Viale Mazzini.

E non poteva che succedere anche al suo prequel, “Il giovane Montalbano” con Michele Riondino, in onda ieri sera su Raiuno come tutti i lunedì di luglio e il 7 agosto, grazie alla mini serie diretta dal regista torinese, oggi residente a Roma, Gianluca Maria Tavarelli. Solo questa mattina saranno resi noti i numeri registrati ieri e di come è andato a finire il testa a testa con “Temptation Island” che lo scorso lunedì ha vinto di pochissimo il prime time. Ma poco importa, la fiction è di altissimo gradimento, l’ennesimo fenomeno nello strano universo delle repliche.

«Lo dico senza retorica - spiega Tavarelli - ma il segreto del successo del mio giovane Montalbano sta tutto nella scrittura di Camilleri. In quel suo modo di narrare storie soprattutto attraverso i personaggi secondari, attraverso la coralità. Abbiamo cercato di essere fedeli ai suoi racconti senza tralasciare l’ironia di Camilleri e il suo universo siciliano. Il fatto che siano così corali fanno in modo che queste storie non annoino mai. E’ il progetto che io stesso riguardo più volentieri. I film passano, fanno parte di un passato. Il giovane Montalbano, invece, racconta storie che si rivedono con piacere, i primi amori, per esempio, la prima fidanzata che lascia Salvo. C’è tutta la malinconia, il dolore unito alla gioia e al divertimento».

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