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Non solo "Bohème"

L'opera costa troppo? Niente paura, al Regio si paga in "semplici e comodissime rate"

Ecco l'ultima trovata del teatro lirico di Torino e i pacchetti stanno andando a ruba

Riccardo Muti

Riccardo Muti dirigerà "Il ballo in maschera"

Certo che se i soldi non danno la felicità ci possono arrivare molto vicino. Perché in fondo, si sa, tutto è in vendita, tutto si può comprare e, molto spesso, lo si può fare in “poche, semplici e comodissime rate”. Una tendenza che, oggi, riguarda anche la cultura e, sorpresa nella sorpresa, l’opera. La regina delle discipline teatrali, ambita, ammirata, a volte bramata e irraggiungibile per via di quel suo essere “per molti, ma, forse, non per tutti”, certamente, non per tutte le tasche.

E così, a metterci una pezza, ci ha pensato il Teatro Regio di Torino che per la stagione 2023-2024 dal titolo, alla Gigi Dag, “Amour toujors”, ha ideato l’abbonamento a rate la cui campagna è ripartita alla grande proprio in questi giorni, tanto che i carnet stanno andando a ruba. L’agevolazione riguarda i vari i pacchetti dai 1.400 ai 400 euro.


«I nostri abbonati hanno accolto in maniera molto positiva questa nuova iniziativa - spiega il sovrintendente Mathieu Jouvin -: senza dubbio rende più accessibile la possibilità di abbonarsi ad una nuova stagione così emblematica e ricca di titoli come “Amour Toujours”». Una stagione che partirà il 21 settembre prossimo con “La Juive” di Fromental Halévy e che vedrà in scena già un mese dopo, dal 21 al 29 ottobre, “La bohème” di Giacomo Puccini, ovviamente, tra i titoli più attesi. Ma in programma ci sono anche il balletto con “La bella addormentata”, Roberto Bolle, il ritorno di Riccardo Muti con la sua versione del “Ballo in maschera” di Giuseppe Verdi e tanto altro firmato ancora da Puccini, da Wagner, da Offenbach, solo per citare alcuni dei nomi in cartellone.


«La fiducia dei nostri abbonati rappresenta per noi un elemento di forza imprescindibile, fiducia e sostegno che non sono mancati nemmeno nei momenti più difficili. Nonostante il rincaro dei costi generali che hanno toccato sensibilmente il Teatro, abbiamo deciso di mantenere invariata la convenienza del prezzo dell’abbonamento confermando lo sconto del 20 per cento rispetto alla somma dei singoli biglietti e abbiamo introdotto la possibilità del pagamento rateizzato degli abbonamenti, sia alla Stagione d’Opera e di Balletto sia alla Stagione dei Concerti». E’ possibile rateizzare il pagamento in 3 o 5 rate tramite domiciliazione bancaria. Online, su www.teatroregio.torino.it, è possibile rateizzare il pagamento in 3 rate con Paypal.

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