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GRANDE EVENTO FINALE

Il maestro Uto Ughi suona le "Quattro Stagioni" di Vivaldi per i 40 anni della Faro

Il 21 ottobre il concerto di beneficenza del musicista lombardo all'Auditorium Rai di Torino chiude un calendario ricco di iniziative

Il maestro Uto Ughi suona le "Quattro Stagioni" di Vivaldi per i 40 anni della Faro

Il maestro Uto Ughi e il suo Stradivari

Le corse e le camminate non competitive, gli incontri, gli spettacoli, i momenti musicali negli Hospice, i convegni, i webinar e ora, ciliegina sulla torta, il concerto di Uto Ughi. Si conclude con un grande evento il calendario di appuntamenti culturali, divulgativi e formativi, iniziati nel marzo scorso, con cui la Fondazione Faro celebra i suoi 40 anni di attività. Da 40 anni la Faro offre assistenza gratuita, a casa e in Hospice, agli ammalati affetti da malattie cronico-degenerative e bisognosi di cure. Sabato 21 ottobre alle 20,30 sul palco dell’Auditorium Rai Arturo Toscanini di Torino di piazza Rossaro, Bruto Diodato Emilio Ughi, il suo nome all’anagrafe, insieme con i Filarmonici di Roma eseguirà le “Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi.

Il Maestro di Busto Arsizio suonerà per raccogliere fondi a sostegno della Fondazione. L’intero ricavato della serata verrà, infatti, devoluto alla Faro e alle famiglie che necessitano di cure palliative. «È per noi un immenso onore la presenza di uno dei maggiori violinisti del nostro tempo - dicono gli organizzatori -. Il maestro Ughi ha deciso generosamente di sostenere la Faro e il suo servizio di assistenza in cure palliative, condividendo la mission della nostra Fondazione». Oltre alla musica, infatti, da sempre Ughi si dedica alla vita sociale del Paese, impegnandosi anche nella salvaguardia del patrimonio artistico nazionale. Con il suo Stradivari del 1701, denominato “Kreutzer” perché appartenuto all’omonimo violinista cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata, o, ancora non si sa, con il suo Guarneri del Gesù del 1744, l’ex enfant prodige, che ha attraversato oltre 70 anni in musica - a soli 7 anni aveva debuttato al Teatro Lirico di Milano -, proporrà i quattro concerti distinti, ispirati da altrettanti sonetti del compositore veneziano, ciascuno dei quali dedicati ad una stagione: il Concerto n.1 in Mi maggiore (La primavera), il Concerto n.2 in Sol minore (L’estate), il Concerto n.3 in Fa maggiore (L’autunno) e il concerto n.4 in Fa minore (L’inverno).

Una presenza, quella del grande violinista, a testimonianza del riconoscimento per l’importante lavoro svolto da questa Fondazione nata nel 1983 grazie alla passione e alla lungimiranza di Alessandro Calciati e Oscar Bertetto, due oncologi illuminati.

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