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Il lutto
24 Ottobre 2023 - 11:26
Gaetano Capizzi fondò Cinemambiente nel 1998
Addio, Gaetano. Il mondo del cinema e la comunità ambientalista di tutto il mondo si stringono in un abbraccio alla moglie, alla famiglia, agli amici più cari, a chi lo ha conosciuto meglio: Gaetano Capizzi, fondatore e direttore fin dal 1998 del festival Cinemambiente, è mancato alle 6,20 di oggi, martedì 24 ottobre.
Era in ospedale da molti mesi, per una malattia che ha lasciato poche speranze fin da quando gli è stata diagnosticata: ma il suo carattere non è mai stato quello di chi si arrende e lui ha continuato – grazie all'aiuto del suo staff, soprattutto della responsabile della programmazione Lia Furxhi – a restare in sella alla sua “creatura” riuscendo anche a essere presente a giugno all'ultima edizione.
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Nonostante fosse debilitato l'amore per Cinemambiente (uno dei tre festival del Museo del Cinema insieme con il Tff e il Lovers) gli aveva dato le energie sufficienti per guidare la conferenza stampa di presentazione a fine maggio e la cerimonia inaugurale del 5 giugno. Ma poi la malattia era stata più forte di lui e gli ultimi giorni del festival li aveva dovuti seguire da lontano, bloccato in ospedale.
Capizzi non è stato solo Cinemambiente, anche se la missione ambientalista negli ultimi due decenni lo aveva coinvolto a 360 gradi portandolo a creare e far prosperare il Green Film Network, l'associazione che riunisce le più importanti rassegne cinematografiche internazionali a tema ambientale.
La sua passione per il cinema (e per la musica) hanno guidato le sue scelte professionali, che lo hanno portato fin da ragazzo a organizzare eventi e animare la vita culturale della città, all'interno dell'associazione Aiace e non solo. Da qualche anno però la sua terra del cuore era diventata la Valchiusella, dove ogni estate – fino a quella del 2022, l'ultima in cui la salute glielo ha permesso – organizzava una versione più dilatata ed espansa del suo Cinemambiente, immerso nel verde a cui ormai stava dedicando l'esistenza.
Mancherà molto di più di quanto ci si possa immaginare, al mondo del cinema: addio Gaetano, non ti dimenticheremo.
Il cordoglio
“Con lui se ne va un uomo che aveva a cuore il nostro pianeta – sottolinea Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema, anche a nome del Comitato di Gestione uscente e del Comitato in carica. Siamo tutti in debito con lui perché ha saputo creare, unico nel suo genere, un festival capace di diventare un’istituzione, in grado di mettere a sistema, in maniera pacata e competente, una coscienza ambientale. Come Museo Nazionale del Cinema ci impegniamo a portare avanti quello che Capizzi ha costruito in 26 anni di festival. È doveroso per noi raccogliere la sua preziosa eredità e dargli seguito, ora più che mai”.
“Oggi siamo tutti molto tristi e scioccati perché il mondo ha perso uno dei suoi difensori migliori – afferma Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema. Una persona che ha dedicato la sua intera vita a educare, divulgare e combattere per la salvaguardia e la difesa del pianeta. Quando si era ancora ben lontani dalla consapevolezza di oggi, per lui era già un’urgenza occuparsi e informare, attraverso il potente mezzo della settima arte, sull’evoluzione dello stato dell’ambiente. Lo conosco dai tempi dell’università quando con spirito tenace e combattivo portava il cinema indipendente italiano a Berlino. Con lo stesso spirito ha fondato e diretto il Festival CinemAmbiente, il cui obiettivo è sempre stato, per oltre 25 anni, lo stesso: infondere consapevolezza ambientale. Ci mancherà la sua voce autorevole e grave, quella che sapeva raccontare, a tutte le generazioni, a cosa sarebbe andato incontro il pianeta se non lo avessimo rispettato”.
“Gaetano era un grande appassionato di cinema e un intelligente sostenitore dell'ambientalismo: mi mancherà in entrambi i campi”, così lo ricorda Steve Della Casa, direttore del Torino Film Festival.
“Ho avuto la fortuna di conoscere in Gaetano: una persona tenace e combattiva che non ha mai fatto mancare la sua intelligenza al festival che aveva creato con una straordinaria intuizione - dichiara Vladimir Luxuria direttrice del Lovers Film Festival. Avevamo una cosa in comune: la convinzione che la cultura e il cinema siano strumenti di progresso civile e militanza. Per lasciare in eredità alle future generazioni una Terra più giusta e meno ferita e più vivibile”.
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