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TORINO FILM FESTIVAL

Tff 2023: 181 titoli, 59 anteprime mondiali. Il Torino Film Festival è pronto a incantare con Oliver Stone e Pupi Avati

Presentata l'ultima edizione firmata da Steve Della Casa: "Un po' John Wayne, un po' Godard"

Tff 2023: 181 titoli, 59 anteprime mondiali. Il Torino Film Festival è pronto a incantare con Oliver Stone e Pupi Avati

Da sinistra Steve Della Casa, Enzo Ghigo, Domenico De Gaetano

Capitolo 41: la storia del Torino Film Festival si arricchisce di nuovi contenuti, a partire dal 24 novembre e fino al 2 dicembre, con l’ultima edizione diretta da Steve Della Casa prima del passaggio di consegne, annunciato mesi fa, con il regista Giulio Base. Sarà un festival molto simile a quello dello scorso anno, in linea con identità e gusti di Della Casa: numeri sempre alti di contenuti, con 181 titoli di cui 59 in anteprima mondiale. E tanti ospiti: da Oliver Stone col suo documentario “Nuclear now” a Pupi Avati, con cui si aprirà alla Reggia di Venaria, fino a presenze meno attese come Manuela Arcuri - presente alla conferenza stampa - ed Eva Henger, invitata per un omaggio a Tomas Milian.


«La forza dei festival - spiega Della Casa, rigorosamente in giacca granata - è quella di unire tra loro elementi, persone e idee che apparentemente non hanno nulla in comune. Come nel nostro manifesto, in cui un artista mio amico come Ugo Nespolo ha unito John Wayne e Godard». Al cinema Quattro Fontane di Roma si è svolta la presentazione del programma: una scelta, anche qui uguale allo scorso anno, che sotto la Mole non piace molto, anche se agevola una maggior diffusione a livello nazionale dei contenuti. In sala anche la sottosegretaria al Ministero della cultura, Lucia Borgonzoni: «Ci tenevo ad essere presente - ha confidato - il Tff ha una sua peculiarità che tutti i festival dovrebbero avere, quella di essere amatissimo dalla città in cui si svolge e di avere anche un respiro internazionale».


Tanti film, tante sezioni e anche tanti momenti importanti, come gli approfondimenti legati alla Giornata contro la violenza sulle donne, il 25 novembre, e quella contro l’Aids, l’1 dicembre. «Avremo testimonial d’eccezione - spiega il direttore - come Laura Morante e Monica Guerritore, che è protagonista del primo film da regista della nostra madrina, Catrinel Marlon, che sarà tra l’altro la prima madrina della storia col pancione». In un palinsesto che conferma la sua struttura storica («Spero che anche in futuro rimanga l’attenzione su opere prime e seconde»), non mancano approfondimenti sul cinema argentino, quest’anno particolarmente vitale, su film horror e sui documentari. E poi grandi nomi come Alexander Payne e Takeshi Kitano, Barbet Schroeder e Isabelle Huppert. «Sono vecchi amici del festival che sono felice di ritrovare quest’anno con i loro nuovi lavori».
Tanta musica, con Paolo Conte e Caterina Caselli, le masterclass di Fabrizio Gifuni e Drusilla Foer e poi Kyle Eastwood, figlio di Clint, che terrà un concerto e parlerà del lavoro con suo padre. «Spero che il pubblico si diverta: unire passione, cultura e divertimento è quello che abbiamo cercato».

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