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L'omaggio a Sergio Citti

Fiorello? Adesso sbuca anche al Torino Film Festival

Il Cinema Massimo propone il 29 novembre "Cartoni animati" con il mattatore di Raidue che... farà una sorpresa

Fiorello

Ecco Fiorello nel film "Cartoni animati"

Sta sbancando l'audience di Raidue con il suo "VivaRai2" in onda ogni mattina alle 7. Per non parlare delle visualizzazioni su RaiPlay, si parla di milioni di persone che si susseguono tutto il giorno. E' il fenomeno Fiorello che, adesso, sbuca anche al Torino Film Festival. Ovviamente non in carne e ossa, impossibile in questi giorni trascinarlo via da Roma dove all'alba deve essere pronto per la sua diretta, ma sul grande schermo del Cinema Massimo in occasione delle retrospettiva dedicata dalla rassegna di Steve Della Casa a Sergio Citti, collaboratore di Pier Paolo Pasolini, in occasione del novantesimo anniversario della nascita. I fan, però, possono stare tranquilli, ci sarà una grossa sorpresa da parte sua, forse un videomessaggio...

Mercoledì 29 novembre, infatti, alle 22 Cinema Massimo, verrà proiettato "Cartoni animati", un film del 1998 che venne, poi, distribuiti nel 2004 proprio mentre Fiorello sbancava la tv. Il suo volto, in sostanza, fece da traino per l'incasso al botteghino. Eccolo, allora, versione villaggio con capelli lunghi riccioluti e pelle scura. Un Fiorello davvero lontano anni luce da oggi, ma pur sempre il Fiorello scanzonato e entrato nel cuore di tutti. Insomma, Fiorello si nasce, non si diventa.

Trama

Nel "Villaggio Felice", Salvatore (Fiorello) distribuisce boccettine colorate a tutti, il cui liquido contenuto rende reali i sogni di chi beve. Tra questi sogni vi sono quelli di Peppe e Maria, innamorata di lui. Si incontrano così vari personaggi in questo insolito film corale, dall'ingenuo Salvatore, appunto, il cui zio costruì anni prima a Milano delle scope in grado di volare, omaggio dichiarato al capolavoro di De Sica Miracolo a Milano. E' invece assai più disincantato lo sguardo di Peppe, interpretato da Franco Citti con dolente rassegnazione, incapace di credere alla lucida follia di Maria, convinta di aver trovato in lui lo sposo promesso tempo prima. Piccole storie capaci però di essere raccontate con la necessaria sapienza stilistica, contando anche gli scarsi mezzi a disposizione, riuscendo a mantenere la necessaria, non semplice, misura tra la fiducia nei sentimenti senza sfociare nel moralismo preconfezionato, non alzandosi troppo da terra pur raccontando di personaggi e vicende chiaramente fantastiche, eppure mantenendo vivo lo spirito critico nei confronti di un presente manifestamente disumanizzante la vita ed il suo altro. La fragile ma necessaria materia dell'inconscio.

Eventi

In occasione della retrospettiva, curata da Stefano Boni, Grazia Paganelli, Matteo Pollone e Caterina Taricano, sarà inoltre pubblicato il volume SERGIO CITTI – La poesia scellerata del cinema a cura di Matteo Pollone e Caterina Taricano (coedizione: Centro Sperimentale di Cinematografia – Edizioni Sabinae) che cerca di offrire una panoramica il più possibile ampia dell’attività di Citti nel cinema, attraverso una filmografia commentata da critici cinematografici e docenti universitari, una bibliografia aggiornata e un montaggio di interviste. Si è poi cercato di restituire un ritratto autentico del regista e dell’uomo grazie a una dettagliata biografia e un ricco apparato di testimonianze in cui si alternano racconti e ricordi di persone che hanno incrociato professionalmente e artisticamente la loro vita con quella di Citti, diventando in alcuni casi presenze importanti del suo percorso.

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