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TEATRO STABILE

Baffi, cappelli e trombe al Teatro Carignano: ecco "Fred!", il musical che riporta in vita Buscaglione

Lo spettacolo per la regia di Arturo Brachetti in scena per due settimane

Baffi, cappelli e trombe al Teatro Carignano: ecco "Fred!", il musical che riporta in vita Buscaglione:

I protagonisti di "Fred" assieme al regista dello spettacolo Arturo Brachetti

I baffi, il doppiopetto gessato, il cappello a larghe falde, la sigaretta, il whisky, lo sguardo da duro la sua Ford Thunderbird color lilla, “criminalmente bella” . E poi la voce roca e le sue canzoni: “Eri piccola”, “Che bambola!”, “Teresa non sparare”, “Guarda che luna”, “Whisky facile”, “Che notte”, “Buonasera signorina”, “Il dritto di Chicago”, “Criminalmente bella”, “Una sigaretta”, “Love in Portofino”, “Non partir”.


Mitico Fred, che a più di sessant’anni dalla sua morte continua a scaldare i cuori e a parlare al pubblico. E questa volta lo fa con Matthias Martelli e il suo “Fred!”. La regia è di Arturo Brachetti. Coprodotto da Enfi Teatro insieme con il Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale e Il Parioli, lo spettacolo andrà in scena da martedì 5 dicembre a domenica 17 dicembre al Teatro Carignano di Torino per raccontare la storia del cantautore, polistrumentista, attore torinese Ferdinando Buscaglione, in arte Fred, l’istrionico artista che ha segnato, innovandola, la storia culturale e musicale del nostro Paese. Sul palco del Carignano il talento istrionico di Matthias Martelli si unisce alla voce del crooner Walter Ricci e alla straordinaria tromba di Fabrizio Bosso. Con loro anche Alessandro Gwis al pianoforte, Mattia Basilico al sassofono, Matteo Rossi al contrabbasso e Luca Guarino alla batteria. «Una miscela di note, parole e immagini - dicono dalla produzione - che faranno scoprire un altro Buscaglione, potente e fragile, simbolo della sua epoca e nel contempo capace di parlare al futuro».


Ad accompagnare il tutto le invenzioni registiche della leggenda del quick change. E per due settimane rivivrà l’atmosfera della Torino swing anni Cinquanta trasformata nella Chicago di quel dritto chiamato “Sugar Bing/ che d’estate va in vacanza giù a Sing Sing/ quando guarda una ragazza/ quella lì diventa pazza/perché Sugar tiene o’ fascino latin!”.

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