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Televisione

Margherita Fumero ospite a "Striscia la Notizia" per i 40 anni di "Drive In"

Sarà negli studi di Canale 5 con Enrico Beruschi il 6 gennaio

drive in

Enrico Beruschi e l’attrice torinese Margherita Fumero

Se c’è una data che segna una rivoluzione televisiva, questa è senz’altro il 1983. L’anno in cui andò in onda su Italia 1 la prima stagione di “Drive In”, la mitica trasmissione di Antonio Ricci che fino al 1988 tenne incollati davanti al piccolo schermo gli italiani, parte integrante di un “miracolo” mediatico fatto di battute, gag, siparietti entrati nei modi di dire e nell’immaginario collettivo. Un evento che Canale 5 ha deciso di celebrare proprio dal giorno di Natale, dal 25 dicembre, invitando ogni lunedì a “Striscia la Notizia”, l’altro titolo cult di Antonio Ricci, gli ospiti storici del programma. Tra i quali non poteva mancare la coppia di “Drive In”, il marito e moglie più simpatici d’Italia, ovvero Enrico Beruschi e l’attrice torinese Margherita Fumero. I due interpreti si ritroveranno negli studi di Striscia con Greggio e Iacchetti il 6 gennaio prossimo.

«Capita ancora oggi che qualcuno mi chieda se Enrico sia davvero mio marito - racconta la Fumero in questo periodo impegnatissima a teatro - è difficile fare capire che noi siamo stati una coppia solo in tv. Questo è ciò che è riuscita a fare una trasmissione come “Drive In”, inimitata e inimitabile. Quello è stato davvero un periodo d’oro per la televisione italiana», conclude la Fumero (protagonista anche di “Camera Café”) alla quale va il merito di avere portato il piemontese nella televisione moderna creata da “Drive In”. Il forte accento con il quale Margherita sgridava il marito Enrico in quegli anni diventò un vero leit motiv fra il pubblico. E Torino, per la prima volta, si vide protagonista d’eccezione del prime time più popolare che esistesse.

 

“Drive In” – recentemente definito in un convegno in Università Cattolica “la trasmissione che ha cambiato la storia della tv” – era una caricatura delle abitudini degli italiani e della società dell’epoca, un programma comico e satirico che ha irriso e messo alla berlina protagonisti, mode e personaggi di quegli anni. Una parodia dell’Italia del riflusso, dell’edonismo reaganiano e della Milano da bere. Federico Fellini, Umberto Eco, Giovanni Raboni, Beniamino Placido, Oreste Del Buono, Omar Calabrese, Luciano Salce e tanti intellettuali e artisti dell’epoca definirono “Drive In” «la trasmissione di satira più libera che si sia vista e sentita per ora in tv» e «l’unico programma per cui vale la pena avere la tv».

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