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Gabriel Garko torna a Torino: «La mia nuova vita da scrittore»

L’attore in città venerdì 26 per presentare il suo primo romanzo scritto con Saladini. Ecco dove incontrarlo

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Gabriel Garko, classe 1972

Gabriel Garko torna nella sua Torino. La città che gli ha dato i natali il 12 luglio 1972 e che l’ha visto partire, giovanissimo, dalla piccola Settimo, alla volta del successo complice una bellezza rara e tanta voglia di farcela. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quegli anni Novanta quando, ancora ragazzo, non sapeva che il mondo della tv gli avrebbe riservato tante sorprese e, probabilmente, non avrebbe mai immaginato che un giorno sarebbe diventato anche scrittore. Esatto. E’ una nuova fase della vita quella che sta affrontando il bel Garko, ovvero, Dario Olivero, che, finalmente, a marzo tornerà in tv, dopo alcuni anni di buio, su Canale 5, nella fiction “Se potessi dirti addio”, e che in questi giorni sta girando l’Italia per la presentazione del suo primo romanzo “Il giardino del tiglio” (Baldini+Castoldi) scritto a quattro mani con lo psicologo Gino Saladini.

Il giorno da segnare sul calendario è venerdì 26 gennaio quando Garko e Saladini saranno ospiti di due appuntamenti. Il primo incontro avverrà alle 17,30 presso la libreria Bardotto in via Principe Amedeo 33F. Gli autori saranno presenti per salutare i lettori e condividere con loro il processo creativo che ha portato alla creazione di questo libro, al momento, molto gradito al pubblico. La presentazione sarà curata da Athena Barbera. Alle 19,30, invece, saranno ospiti del presso Il Salotto Tanfoglio in via Pomba 25 per una serata esclusiva a porte chiuse (prenotazioni salottotanfoglio@gmail.com).

«Avevo questa storia in mente da un po’ - ha raccontato Garko durante le presentazioni - e grazie a Saladini è diventata un romanzo e, non escludo, che potrebbe anche diventare un film». In fondo, il plot è accattivante e più che mai contemporaneo.

Trama

Edoardo Dalla Valle è un professore di Filosofia Estetica a Roma che, in passato, è stato ospite dei principali salotti televisivi per le sue controverse posizioni contro l’omosessualità. Le sue opinioni l’hanno irrimediabilmente allontanato dalla famiglia arcobaleno che suo figlio Federico ha costruito con il marito Paul, al punto che si è sempre rifiutato di conoscere i nipoti Luca e Matteo, perché nati con la maternità surrogata. Il professore mantiene ancora un rapporto affettuoso con Alfa, sua figlia maggiore, nota influencer. Edoardo soffre di Alzheimer e, dopo aver tenuto una Lectio magistralis all’università, entra in uno stato di “wandering” in cui vaga confuso e sparisce. Alfa si mette alla ricerca del padre utilizzando tutti i mezzi a sua disposizione. Federico si trova ad affrontare sia la sparizione del padre che i problemi di coppia con un marito a cui va stretta la vita coniugale. A complicare la situazione arriva dalla Svezia Greta, la madre biologica dei ragazzi. Sarà lo stesso Edoardo, nel suo vagare indotto dalla malattia, dopo essere tornato nella sua casa d’infanzia, ormai ridotta a un rudere, a riannodare i fili di una memoria che sembravano lacerati per sempre, ricordando l’evento drammatico e seminale che ha segnato la sua vita.

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