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12 e 13 febbraio
30 Gennaio 2024 - 17:18
Riccardo De Rinaldis è Mameli
Lunedì 12 e martedì 13 febbraio, in prima serata su Rai 1, il pubblico italiano potrà assistere a “Mameli - Il ragazzo che sognò l’Italia”, una fiction diretta da Luca Lucini e Ago Panini che è stata girata lo scorso giugno per tre settimane in Piemonte con il sostegno della Film Commission.
«Questa serie è prima di ogni cosa una storia di ragazzi, una “via Pál” genovese, piena di vita e di energia, per la quale abbiamo scelto un’immagine inedita del Risorgimento. Siamo riusciti a farlo anche ripensando a quando noi due, più o meno alla loro età, ci siamo conosciuti e abbiamo iniziato a lavorare insieme. Non ci sono differenze tra Mameli che scrive quelle parole e i cantanti di oggi, gli chiedevano autografi per strada», spiegano i due registi.
La storia di Mameli è simile a quella di una rockstar, è quella di chi con il suo ardore sapeva far innamorare le masse, a cominciare da quelle della sua città, Genova. «Abbiamo scoperto che i giovani avevano i capelli lunghi, gli orecchini. Abbiamo scoperto che il Risorgimento non è forzatamente rigido, scuro, e soprattutto noioso».
Il giovane Riccardo De Rinaldis, in tv in questi giorni nella fiction “La lunga notte - La caduta del duce”, interpreta Goffredo Mameli, poeta ed eroe del Risorgimento, autore delle parole di quel canto che ha acceso gli animi di un’intera generazione di ragazzi e cento anni dopo è diventato l’Inno nazionale della Repubblica italiana.
Mameli scrisse le parole di quell’inno a 19 anni nel 1847 e morì a circa 22 in battaglia per difendere la patria che verrà. Confessa De Rinaldis: «Sapevo veramente poco di lui prima di questa serie, pensavo avesse scritto anche la musica e ho scoperto il lavoro di Michele Novaro. Sono felice di aver potuto studiarlo: voleva far capire alla gente che non era sola, mi sono innamorato di lui, era un ragazzo molto umano».
Nel cast anche Amedeo Gullà nei panni di Nino Bixio e poi Neri Marcorè, Giovanni Crozza Signoris, Maurizio Lastrico, Ricky Memphis, Sebastiano Somma, Susy Del Giudice, Lucia Mascino e Luca Ward.
Una miniserie evento, spiega il produttore Agostino Saccà, «nata per togliere la polvere della retorica dal Risorgimento: posso annunciare che presto faremo un film anche sulla morte di Cavour, sulla possibilità che sia stato avvelenato».
In Piemonte la serie si è girata presso il Castello di Agliè, il Castello di Strambino e Villa Rignon a Torino e ha visto coinvolti oltre quaranta professionisti locali, tra cui la location manager Emanuela Minoli, l’assistente alla regia Valentina Ciminelli, il fonico Marco Montano, le parrucchiere Silvana Vignola e Lia Mineo, la truccatrice Alessandra Vecera. Le altre riprese si sono svolte a Genova e a Roma.
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