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Teatro Baretti

Se Carlo Fruttero incontra Donna Wanda di "Mare fuori"

C'è anche Pia Lancillotti nello strepitoso cast dello spettacolo in scena il 7 e l'8 marzo a Torino

Pia Lancillotti

Pia Lancillotti in "Donne informate sui fatti"

Otto donne sono coinvolte in qualche modo in un episodio di cronaca nera, il delitto di una ex prostituta rumena sposata a un ricco banchiere. C’è la figlia della vittima, una cara amica del banchiere, la bidella che ha scoperto il corpo, una barista che si trovava nel luogo del delitto, una volontaria, una carabiniera, una giornalista e un’altra donna. Ciascuna sa o crede di sapere qualcosa su questo omicidio. Sono “Donne informate sui fatti”, il romanzo di Carlo Fruttero che ora diventa una pièce teatrale a cura dell’associazione Baretti, con il sostegno delle eredi di Carlo Fruttero.


Lo spettacolo va in scena questa sera (in replica domani 8 marzo) al CineTeatro Baretti con un cast di altissimo livello. Sul palco, dirette da Maria Grazia Solano, si avvicenderanno Pia Lanciotti, la Donna Wanda della famosa serie televisiva “Mare Fuori”, la mamma dell’amato Carmine, Laura Marinoni, altro volto conosciutissimo del piccolo e grande schermo , dagli sceneggiati “La Piovra” e “Distretto di polizia” a film come “Le affinità elettive” dei fratelli Taviani. E poi Olivia Manescalchi, la Gnoma Linfa nella Melevisione di Rai3, Paola Benocci che interpretava Stefania nella serie “Don Matteo”, Paola Roscioli, doppiatrice e attrice di teatro con una passione per la creazione di esperienze sonore coinvolgenti. Con loro anche Valentina Virando e Francesca Piccolo, Tina Boglione.


Uno spettacolo tutto al femminile, compresa la contrabbassista, Barbara Betti, in linea con il titolo scelto per questa stagione del Baretti dal neodirettore Sax Nicosia, “regine”. «“regine” in minuscolo - spiega -, a simboleggiare uno status personale di consapevolezza, una regalità che proviene dalla coscienza di sé e non concessa da altri». L’idea di Nicosia è quella di «esplorare, sfidare e celebrare il femminino in tutte le sue molteplici sfaccettature». A Carlo Fruttero e all’inseparabile Franco Lucentini verranno presto intitolati i giardini di Piazza Arbarello.

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