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Se la bancaria vuole fare come Fruttero & Lucentini, ecco un giallo in salsa torinese

"Coincidenze pericolose" di Neos Edizioni, fra omicidi, vecchi mafiosi e locali di spogliarelli

Se la bancaria vuole fare come Fruttero & Lucentini, ecco un giallo in salsa torinese

Primo spoiler: il modello di riferimento di questo romanzo è, manco a dirlo, “La donna della domenica” della premiata ditta Fruttero & Lucentini. Un mistero in salsa gialla torinese, classicissimo. E comunque lo svela direttamente la protagonista, Giulia Rispoli, parlando dei libri che legge e rilegge.

Anche la sua autrice, Micaela Strippoli, è appassionata di gialli e procedure giudiziarie: ammette che avrebbe voluto fare il magistrato, invece è finita a lavorare in banca. E proprio qui ambienta il suo primo romanzo, “Coincidenze pericolose” (Neos, 15 euro).


Giulia Rispoli, dicevamo. Giulia lavora in banca e non è felice. Nella gran confusione una mattina scopre che un suo cliente, un commerciante di nome Ricordi, è stato brutalmente assassinato. Il poveraccio aveva qualche problema economico di troppo e c’era più di un sospetto che c’entrasse l’usura. Appassionata di gialli e attratta dalla cronaca, Giulia si mette a fare ricerche per conto suo, scomodando anche un altro cliente, un tal Salvatore Parrano, galante e gentile quanto riservato, ma anche un mafioso (neppure tanto insospettabile). Ad aiutarla, un vecchio compagno di scuola, diventato vicequestore al commissariato Centro.

Vagando fra i luoghi classici di Torino - ma che ci farà poi la macchina di suo marito alla Cavallerizza? -, un poco di storia sabauda e qualche frecciata al mondo bancario, Giulia entrerà anima e corpo nella storia, finendo per gettare uno sguardo a un mondo sotterraneo fatto anche di night e ballerine di lap dance, spogliarelli e ricatti. Fino a una clamorosa rivelazione, che le farà rischiare davvero la vita.

Classico giallo d’impostazione alla torinese, dove la soluzione arriva da una intuizione dell’investigatore non professionista e dall’impeto del colpevole che si tradisce (sì, in effetti se ti pianta qualche coltellata, si tradisce abbastanza). Un appunto, anche se significa fare un secondo spoiler. Peccato - e troppo scontato - quello che accade a Parrano: nella loro crudeltà F&L avrebbero magari sacrificato le esigenze di giustizia a suo favore.

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