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La madrina Maria Grazia Cucinotta: "Qui per parlare d'amore, se ne parla troppo poco..."

L'attrice siciliana racconta come è nata l'amicizia con Vladimir Luxuria: "Avevo 20 anni, ci siamo conosciute quando sono arrivata a Roma la prima volta"

La madrina Maria Grazia Cucinotta: "Qui per parlare d'amore, se ne parla troppo poco..."

Maria Grazia Cucinotta madrina del 39° Lovers Film Festival

«È bellissimo essere qui e poter parlare finalmente di amore, se ne parla troppo poco», esordisce così la madrina del Lovers Film Festival, Maria Grazia Cucinotta, accolta - in un elegante smoking lungo - con grande affetto dal pubblico torinese prima alla Mole Antonelliana e poi al cinema Massimo per la serata inaugurale dell’evento.

Maria Grazia Cucinotta insieme a Vladimir Luxuria

Attrice amatissima dal pubblico fin dai suoi esordi con “Il postino” - che stava girando proprio in questi giorni trent’anni fa - al fianco di Massimo Troisi, Cucinotta ha accettato con entusiasmo l’invito della direttrice del festival, Vladimir Luxuria. «La nostra amicizia dura da tantissimo: avevo 20 anni, ero appena arrivata a Roma e siamo diventate subito amiche, poi ho iniziato a far parte della sua battaglia per i diritti e l’accettazione e non ho più smesso: l’amore è libero e andrebbe vissuto così, semplicemente».


Arrivata a Torino nel pomeriggio, in lieve ritardo a causa del vento che ha impedito per un po’ al suo aereo di atterrare, non nasconde la sua soddisfazione: «Sono felice di essere qui, credo che il cinema possa fare moltissimo per cambiare le cose perché si tende a emularlo, ci diverte ma deve anche far riflettere. Ascoltiamo troppi messaggi che non dovrebbero esserci, non mi stupisce ci siano tanti ragazzini depressi: vediamo solo le cose negative e questo fa morire la speranza. Oggi gli eroi sono i cattivi, i buoni sono i falliti: questo va cambiato».

L'AMICIZIA LUXURIA-CUCINOTTA
Luxuria ha voluto ricordare con affetto due momenti della vita e della carriera di Maria Grazia Cucinotta che le stanno a cuore particolarmente: il World Pride di Roma del 2000 e il film “Viola di mare” («Volevo raccontare una storia d’amore bella, non mi importava che fosse tra due donne», ricorda di quel set). Nel 2000, aggiunge poi, «Vladi mi telefonò una sera in lacrime perché nessuno, né istituzioni né personalità, voleva metterci la faccia per quella importante manifestazione. Ho preso l’aereo, ero a Los Angeles (ne ho presi tre, a dire il vero, non era facile come oggi: da L.A. a Londra, poi a Milano e infine a Roma), sono arrivata a casa alle 7 del mattino, ho fatto una doccia, messo un bellissimo abito da sera e sono andata lì, senza paura di metterci la faccia».

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