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Roma-Torino, andata e ritorno: la storia di Zackari Delmas, star a Venezia con "Il mio compleanno"

Il giovane attore ha mosso i primi passi nel mondo della recitazione sotto la Mole, ora è il protagonista del film di Christian Filippi, in concorso a Biennale College

Roma-Torino, andata e ritorno: la storia di Zackari Delmas, star a Venezia con "Il mio compleanno"

Una scena de "Il mio compleanno" con Silvia D'Amico e Zackari Delmas

Uno dei nomi più citati al Lido di Venezia in questi primi giorni di Mostra del cinema, tra chi segue i giovani talenti, è quello di Zackari Delmas, romano di nascita ma torinese di adozione, che proprio sotto la Mole ha mosso i primi passi nel mondo della recitazione e che è il protagonista de “Il mio compleanno” di Christian Filippi, in concorso a Biennale College, e anche nel cast di “Diciannove” di Giovanni Tortorici, uno dei film rivelazione di questa edizione, in concorso nella sezione Orizzonti e in parte girato proprio a Torino.
Ne “Il mio compleanno” sei il protagonista assoluto, come ci avete lavorato?
«È stato molto bello, è servito tanto lavoro: Christian mi ha spinto, mi ha spronato, ho anche preso la patente per questo film! Abbiamo fatto un mese di prove in cui ripetevamo tutte le scene in tutte le salse e abbiamo anche riscritto anche insieme qualcosa, poi sul set è andato tutto liscio come l’olio, eravamo preparatissimi!».
Nel film dividi la scena con tua mamma, interpretata da Silvia D’Amico.
«Sono impazzito quando l’ho scoperto, sono saltato in aria! Appena ho visto il primo fotogramma di me in scena con lei non ci credevo, davvero. Si è creata tra noi sintonia da subito, siamo due saette, due peperini iperattivi, ci siamo trovati!».


Sei anche nel cast di “Diciannove”, nella parte di film girata a Torino.
«Giovanni Tortorici, il regista, aveva visto il mio primo film, “Una sterminata domenica”, che era a Venezia lo scorso anno. Abbiamo girato tra Milano e Torino, tra l’altro in una scena proprio davanti al cinema Massimo, in cui vado tutti i giorni quando sono in città. Sono anche contento perché per una volta ho smesso di fare l’emarginato coatto di Roma per fare l’universitario della Bocconi, sono stato contento di variare».
Qual è la tua storia con Torino?
«Sono nato a Roma, ma mio padre è un circense e ha studiato in città. Ho vissuto a lungo a Torino, ho frequentato il liceo Germana Erba. Mio padre ora vive in Barriera di Milano, mia madre a Pino, quindi conosco un po’ tutto il territorio. Anche se i miei amici mi chiedono sempre perché ho lasciato Torino, ora mi sono spostato a Roma, sto cercando di entrare al Centro sperimentale di cinematografia. Spero di tornare anche per qualche film, presto».


Hai iniziato da giovanissimo a recitare, in tv con “POV” e non solo.
«Sì, mio padre è anche attore e artista, io ho iniziato da bambino vedendo lui e facendo insieme spettacolini alla fine dei suoi show. Un giorno quando ero piccolo mia madre trovò la notizia di un provino che avrebbero fatto a scuola, cercavano un ragazzino che sapesse fare l'accento francese, così mi presero per la serie “Questo nostro amore 70”, girata a Torino, e tutto è cominciato».

 

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