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Hollywood in città

Martin Scorsese per la prima volta a Torino

Il regista di Hollywood "maestro" di Robert De Niro e DiCaprio a ottobre al Museo del Cinema

Martin Scorsese per la prima volta a Torino

Se esattamente un anno fa fu Tim Burton a costringere Torino a srotolare il red carpet, radunando sotto la Mole migliaia di fan, il prossimo ottobre, dal 5 all'8, sarà il maestro della New Hollywood, un mostro sacro della settima arte contemporanea, Martin Scorsese, a fare visita al Museo del Cinema dove terrà una masterclass e riceverà il premio Stella della Mole. E' la sua prima volta a Torino.

Un evento da segnare in agenda per i cinefili e per tutti colori che con i suoi tantissimi successi, da "Taxi Diver", "Toro Scatenato", "New York, New York", "Gangs of New York", solo per citarne alcuni, è cresciuto e sta crescendo.

Premio Oscar come regista nel 2006 per "The Departed-Il bene e il male", con Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Jack Nicholson, Martin Scorsese è stato candidato alla statuetta anche nel 2023, alla bellezza di 82 anni, con il suo "Killers of the Flower Moon" (Miglior Film), interpretato ancora una volta dal "suo" Leonardo DiCaprio. Ma questa è solo l'ultima in ordine di tempo delle sue tante nomination.

Per non parlare degli altri premi: i Golden Globe (Miglior Regista) per "The Departed-Il bene e il male", "Gangs of New York", "Hugo Cabret". E ancora il Bafta Miglior Film e Miglior Sceneggiatura non originale per "Quei bravi ragazzi".

Intenso e profondo, il merito dell'occhio di Scorsese è stato sempre quello di intuire in anticipo le enormi potenzialità di talenti quali DiCaprio, appunto, divenuto leggenda nell'altro film capolavoro "The Wolf of Wall Street", e, soprattutto, Robert De Niro ("Toro scatenato", "Taxi Diver", "Cape Fear", "New York, New York", "The Irishman", "Re per una notte", fino allo stesso "Killers of the Flower Moon") "musa" con il quale ha scritto i primissimi capitoli di una carriera lunghissima. Nata ai margini della New York che conta, oltre i confini di Manatthan, nel Queens, umilissime le sue origini, diventate preziose nel paradiso di Hollywood.  Un Eden fatto di star e finzioni cui lui, Martin Scorsese, non si è mai piegato, portando talento puro, duro lavoro e rigore.

Nascono così i suoi primi film "Chi sta bussando alla mia porta", "America 1929-sterminateli tutti", prodotto da Corman che propose a Scorsese di girare un altro film sullo stesso stile, ma il regista rifiutò fermamente per poter girare un film al quale pensava da oltre sei anni. Scorsese riversò molte delle esperienze vissute da adolescente in questo suo film, attingendo a persone da lui conosciute per caratterizzare i protagonisti del film, prigionieri della Little Italy e incapaci di fuggire da quello che diventa sempre più un inferno in terra, sempre in bilico fra salvezza e peccato.

Temi ricorrenti in tutta la sua lunghissima carriera fatta di circa trenta capolavori che hanno dato un senso al cinema contemporaneo.

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