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1, 3 novembre

Artissima esce dall'Oval e invade Torino

Mostre anche al Museo di Scienze, al Principi di Piemonte e a Gallerie Italia

Manca poco più di un mese all’era del “day dreaming”; a quel sogno ad occhi aperti che promette quest’anno di essere Artissima, edizione 31, intitolata appunto “The era of daydreaming”. Dall’1 al 3 novembre prossimo la fiera internazionale d’arte contemporanea più importante d’Italia, per il terzo anno alla guida di Luigi Fassi, chiamerà a raccolta nei 20 mila metri quadri dell’Oval del Lingotto la comunità dei daydreamers. Una comunità fatta da 189 gallerie da 34 paesi di 4 continenti, con il 54 percento di espositori stranieri. «Molti provengono dal Sud America e dall’Est Europa, e ben 37 sono quelli che espongono per la prima volta - sottolinea Fassi -. Un dato, questo, molto importante che conferma la linea strategica della fiera, il suo ruolo di incubatore e la sua attività di scouting».


Confermato il format della fiera con le quattro sezioni principali, Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions, e le tre sezioni curate, Present Future, Back to the Future e Disegni, sezioni, queste ultime, che vivranno anche sulla piattaforma digitale Artissima Voice Over.
Main partner di Arissima ancora una volta Intesa Sanpaolo con le Gallerie d’Italia che, oltre a realizzare il progetto “The Underground Cinema” curato da Irene Calderoni nella sala immersiva del museo di piazza San Carlo, proseguirà il dialogo con Artissima anche all’Oval. «All’Oval presenteremo un nucleo di opere fotografiche di Olivo Barbieri – spiega Michele Coppola, executive director Arte Cultura e Beni storici Intesa Sanpaolo e direttore generale Gallerie d’Italia - che anticiperà la mostra in programma a febbraio nell’ambito della rassegna La Grande Fotografia Italiana».


Sempre più connessa con il territorio, sempre più in sinergia con le realtà culturali che lo abitano, «tanto da far parlare di un modello Torino» chiosa Fassi, Artissima si apre ancora di più alla città e lo fa con progetti specifici, come quello al Museo Regionale di Scienze Naturali che accoglierà per la prima volta nei suoi spazi un’installazione video: “Objects in Mirror Might Be Closer Than They Appear” di Julian Charrière e Julius von Bismarck.

«Stiamo lavorando con il Museo per renderla un’installazione permanente» anticipa l’assessore regionale alla Cultura Marina Chiarelli. Da segnalare, poi, “Euridome”, a firma di Erik Saglia, la nuova installazione luminosa promossa da Consulta di Torino e Unione Industriali nel circuito Costellazione di Luci d’Artista 27, e all’Hotel Principi di Piemonte il progetto espositivo “Afasia 1”. di Arcangelo Sassolino.


Artissima vuol dire anche premi. Undici quelli di questa edizione, compreso il nuovo Premio Orlane per l’Arte, cui si aggiunge il fondo acquisizioni promosso dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea Crt.

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