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Dopo Sophia Loren
26 Settembre 2024 - 16:22
Brigitte Bardot
Suona strano parlare di compleanno per una come lei. Come Brigitte Bardot, icona senza tempo di una bellezza che non riesce a sfiorire seppur segnata dalle novanta candeline che sabato 28 settembre la diva andrà a spegnere. Esattamente una settimana dopo l’altra star internazionale, l’italianissima Sophia Loren. Così simili nella fama, così diverse nel modo di vivere la propria esistenza. Festeggerà in solitaria la bella attrice e cantante francese, cresciuta in una severa famiglia dell’alta borghesia parigina, suo papà era il noto industriale Louis “Pilou” Bardot, sua mamma Anne-Marie Mucel, presso il suo buen retiro, La Madrague, a Saint Tropez, il luogo amato fin dall’infanzia, dove ha sfoggiato i primi bikini scandalizzando il mondo degli anni Cinquanta.
Un mondo che, non sarebbe mai più stato come prima. Spirito ribelle, selvaggio, ieri come oggi quando rifiuta qualsiasi tipo di ritocchino e gestisce da sola i suoi capelli lunghi un metro e cinquanta, lavandoli rigorosamente nel lavandino, Brigitte sarà virtualmente presente in questi giorni anche a Torino, al Teatro Regio per la precisione. Si ispira a lei, infatti, una delle tre opere del “Manon Manon Manon”, la trilogia dedicata al Manon Lescaut con cui si aprirà la stagione dal 1 al 29 ottobre. Si tratta di quella cui il regista Arnaud Bernard presenterà l’opera di Jules Massenet che si rifà, infatti, all’immagine iconica della Bardot: simbolo dell’emancipazione femminile, dell’anticonformismo e della provocazione sessuale. Simbolo di un universo plasmato a sua immagine e che, quando la vide per la prima volta negli anni ‘50 bellissima, nuda, ribelle, sul grande schermo, non ebbe mai più il coraggio di tornare a essere come prima.
Un solo figlio, Nicolas-Jacques Charrier, avuto con l’omonimo regista nel 1960, tantissimi amori. A partire dal regista Roger Vadim, con cui Brigitte raggiunse l’apice della carriera grazie ai film “Piace a troppi”, “Gli amanti del chiaro di luna”, dopo l’esordio nel 1952 con “Le trou norman” e “Manina ragazza senza veli”. Da qui decine e decine di titoli che in vent’anni, fino al 1973 quando uscì l’ultimo film, “Colinot l’alzasottane”, fecero di BB una star, un simbolo, un’icona, alter ego femminile dell’amico Alain Delon.
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La più bella del mondo insieme con Marilyn Monroe che, purtroppo, scomparsa giovanissima, la lasciò sola ad incantare uomini e donne. Migliaia di fan che oggi non possono vederla. Da anni BB ha scelto di ritirarsi dal mondo dello star system dedicandosi all’attivismo a favore degli animali che, si sa, ha sempre amato più delle persone. Sono sempre state difficili per lei le relazioni, lo furono con la mamma e con lo stesso figlio affidato a una governante. Novant’anni di una bellezza così intensa che hanno reso BB una selvaggia sempre fedele a se stessa, al suo corpo che da meraviglioso si è visto inesorabilmente invecchiare. Un corpo che oggi, nonostante gli acciacchi lei continua ad amare, così com’è. Sabato, si sveglierà con le sue rughe e il suo fascino, accendendosi la sua sigaretta e preparando cibi naturali. Sullo sfondo di Saint Tropez, paradiso francese costruiti intorno a lei.
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