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Dopo Sophia Loren

Brigitte Bardot: i 90 anni della diva "senza età"

Ecco il luogo da sogno dove vive adesso la star. E al Teatro Regio di Torino la Manon Lescaut di Massenet si ispirerà proprio a lei

Brigitte Bardot

Brigitte Bardot

Suona strano parlare di compleanno per una come lei. Come Brigitte Bardot, icona senza tempo di una bellezza che non riesce a sfiorire seppur segnata dalle novanta candeline che sabato 28 settembre la diva andrà a spegnere. Esattamente una settimana dopo l’altra star internazionale, l’italianissima Sophia Loren. Così simili nella fama, così diverse nel modo di vivere la propria esistenza. Festeggerà in solitaria la bella attrice e cantante francese, cresciuta in una severa famiglia dell’alta borghesia parigina, suo papà era il noto industriale Louis “Pilou” Bardot, sua mamma Anne-Marie Mucel, presso il suo buen retiro, La Madrague, a Saint Tropez, il luogo amato fin dall’infanzia, dove ha sfoggiato i primi bikini scandalizzando il mondo degli anni Cinquanta.

Un mondo che, non sarebbe mai più stato come prima. Spirito ribelle, selvaggio, ieri come oggi quando rifiuta qualsiasi tipo di ritocchino e gestisce da sola i suoi capelli lunghi un metro e cinquanta, lavandoli rigorosamente nel lavandino, Brigitte sarà virtualmente presente in questi giorni anche a Torino, al Teatro Regio per la precisione. Si ispira a lei, infatti, una delle tre opere del “Manon Manon Manon”, la trilogia dedicata al Manon Lescaut con cui si aprirà la stagione dal 1 al 29 ottobre. Si tratta di quella cui il regista Arnaud Bernard presenterà l’opera di Jules Massenet che si rifà, infatti, all’immagine iconica della Bardot: simbolo dell’emancipazione femminile, dell’anticonformismo e della provocazione sessuale. Simbolo di un universo plasmato a sua immagine e che, quando la vide per la prima volta negli anni ‘50 bellissima, nuda, ribelle, sul grande schermo, non ebbe mai più il coraggio di tornare a essere come prima.

Un solo figlio, Nicolas-Jacques Charrier, avuto con l’omonimo regista nel 1960, tantissimi amori. A partire dal regista Roger Vadim, con cui Brigitte raggiunse l’apice della carriera grazie ai film “Piace a troppi”, “Gli amanti del chiaro di luna”, dopo l’esordio nel 1952 con “Le trou norman” e “Manina ragazza senza veli”. Da qui decine e decine di titoli che in vent’anni, fino al 1973 quando uscì l’ultimo film, “Colinot l’alzasottane”, fecero di BB una star, un simbolo, un’icona, alter ego femminile dell’amico Alain Delon.

La più bella del mondo insieme con Marilyn Monroe che, purtroppo, scomparsa giovanissima, la lasciò sola ad incantare uomini e donne. Migliaia di fan che oggi non possono vederla. Da anni BB ha scelto di ritirarsi dal mondo dello star system dedicandosi all’attivismo a favore degli animali che, si sa, ha sempre amato più delle persone. Sono sempre state difficili per lei le relazioni, lo furono con la mamma e con lo stesso figlio affidato a una governante. Novant’anni di una bellezza così intensa che hanno reso BB una selvaggia sempre fedele a se stessa, al suo corpo che da meraviglioso si è visto inesorabilmente invecchiare. Un corpo che oggi, nonostante gli acciacchi lei continua ad amare, così com’è. Sabato, si sveglierà con le sue rughe e il suo fascino, accendendosi la sua sigaretta e preparando cibi naturali. Sullo sfondo di Saint Tropez, paradiso francese costruiti intorno a lei.

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