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Sul ring dell'Alfieri c'è "Rocky": "E potrebbe arrivare anche Stallone..."

Dopo Scorsese, Torino si prepara ad accogliere un'altra star? Il 18 ottobre c'è la prima nazionale dello spettacolo ispirato al film

Sul ring dell'Alfieri c'è "Rocky": "E potrebbe arrivare anche Stallone..."

Pierpaolo Pretelli interpreta Rocky Balboa nel musical al Teatro Alfieri

E dopo Scorsese i riflettori potrebbero accendersi su Sylvester Stallone. Sempre più al centro della scena cinematografica internazionale, Torino si appresta ad accogliere un’altra star di Hollywood. L’attore statunitense sarebbe atteso il 18 ottobre prossimo sotto la Mole al Teatro Alfieri per la prima nazionale di “Rocky - The Musical”, lo spettacolo prodotto da Fabrizio Di Fiore Entertainment, nella traduzione, adattamento e regia di Luciano Cannito.

L'attore americano Sylvester Stallone, 78 anni, potrebbe sbarcare sotto la Mole per la prima nazionale di "Rocky"

«Non è facile far muovere queste icone internazionali- dice Cannito -, ma ci stiamo lavorando. Insieme con Stallone dovrebbero esserci anche Stephen Flaherty e Lynn Ahrens (rispettivamente autori delle musiche e delle liriche del musical di Broadway, ndr.)». E aggiunge: «Collaborare con autori della mitica Broadway è stata un’esperienza esaltante». Sì, perché lo spettacolo che il pubblico vedrà, fino al 27 ottobre, sul palcoscenico di piazza Solferino è lo stesso che ha debuttato su quello newyorkese. «È il Rocky 1, ispirato al film vincitore di tre premi Oscar, uno spettacolo scritto dagli americani che ho adattato in stretto contatto con loro - è ancora Cannito -. Abbiamo dovuto mandare in America per l’ approvazione i provini di recitazione e di canto dei due protagonisti». Che sono Giulia Ottonello, nel ruolo della moglie Adriana, e il ballerino e personaggio tv Pierpaolo Pretelli. Il primo “velino” di Striscia la Notizia, fidanzato con l’influencer Giulia Salemi, vestirà i panni di Rocky Balboa.

Da sinistra, Luciano Cannito, Giulia Ottonello e Pierpaolo Pretelli

Con loro un nutrito cast di attori- performer. Un team creativo di altissimo livello per raccontare la storia del pugile di Philadelphia che affronta sfide dentro e fuori dal ring per raggiungere il suo obiettivo. Le scene sono, infatti, a firma di Italo Grassi, i costumi anni ’70 di Veronica Iozzi, il disegno luci di Valerio Tiberi. Tutte le musiche di Stephen Flaherty e Bill Conti, che culminano con brani famosissimi come “Eye of the Tiger” e “Gonna Fly Now”, saranno eseguite da un’orchestra dal vivo con la direzione musicale di Ivan Lazzara e Angelo Nigro. «Una storia non solo di sport, ma una storia di amore e di riscatto che ha ispirato moltissimi personaggi» commenta Fabrizio Di Fiore. Una storia che, mantenendo fede alla promessa fatta due anni dalla sua casa di produzione a proposito dei nuovi musical, debutta a Torino. E proprio lunedì 14 ottobre, nel teatro di piazza Solferino, sono iniziati i nuovi corsi triennali universitari di performing arts. Ad annunciarlo ancora Cannito: «Cercherò di fare di Torino un centro di produzione nazionale, un hub culturale dedicato al musical». Prossimo debutto torinese il musical “Singing in the rain”.

(in collaborazione con Fondazione Quarto Potere)

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