l'editoriale
Cerca
PREMIO OSCAR
08 Ottobre 2024 - 19:54
Martin Scorsese mentre firma autografi sul red carpet allestito davanti al Museo del cinema
Mercoledì mattina Martin Scorsese - ospite in una suite dell'hotel Principi di Piemonte - saluterà Torino e i suoi tanti fan per proseguire i suoi progetti italiani, cui ha accennato nell'incontro stampa di lunedì in Mole Antonelliana: ma il ricordo di questa due giorni organizzata dal Museo nazionale del cinema resterà a lungo negli occhi e nelle orecchie di chi ha avuto la fortuna di esserci (la richiesta è stata molto più alta dei posti disponibili, il “tutto esaurito” è stato rapidissimo).
Scorsese ha anche partecipato, nonostante il meteo infelice, al red carpet che su via Montebello è stato affollato da centinaia e centinaia di persone, di ogni età: dai giovanissimi che lo hanno scoperto grazie ai film con Leonardo DiCaprio a fasce di pubblico meno giovane che sono cresciute guardando i suoi tanti capolavori, da “Taxi Driver” a quel “Toro scatenato” da lui stesso scelto come proiezione di chiusura della visita torinese, proiettato ieri sera in una pienissima sala Cabiria del cinema Massimo. Scorsese è stato molto disponibile, firmando autografi e facendosi fotografare dai presenti. «Ho scoperto il cinema quando ero molto piccolo: ho sempre avuto l'asma, non potevo fare sport e quindi i miei mi portavano sempre in sala a vedere qualcosa», ha spiegato in apertura di masterclass. «Ho avuto la grande fortuna di crescere nel momento in cui veniva reinventato, anche grazie alle nuove attrezzature più flessibili: non servivano più i grandi Studios».
Nel corso dell'incontro, Scorsese ha riconosciuto il valore del cinema italiano nella sua formazione. «Non solo il Neorealismo di De Sica e Rossellini, che ho scoperto in tv quando ero bambino e mi affascinava perché gli attori parlavano l'italiano come la mia famiglia, ma anche i film di Fellini, Antonioni, Bellocchio, Bertolucci, Pasolini, Rosi, usciti tutti insieme nei primi anni Sessanta. Un altro cinema era possibile: ho capito che volevo dire qualcosa con il cinema ancora prima di capire che cosa davvero volessi dire».
Tante le scene dei suoi film proposte al regista newyorkese da Grazia Paganelli e Domenico De Gaetano, programmatrice e direttore del Museo, chiamati a moderare l'incontro: tra i più amati c'è “Taxi Driver”: «Era difficile scrivere quel film, è tutto basato sul personaggio di Robert De Niro: sono state energia e passione a costruire ogni immagine, e così anche i movimenti e i sentimenti del personaggio». Impossibile esaurire le curiosità del pubblico su una carriera così grande e importante, ma era previsto: Scorsese è stato qui, il ricordo sarà indelebile.
(in collaborazione con Fondazione Quarto Potere)
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..