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Hollywood sotto la Mole

Martin Scorsese, le prime immagini a Torino: ecco dove è stato beccato...

L'81enne regista ha usato una uscita secondaria per lasciare il Principi di Piemonte

Martin Scorsese, le prime immagini a Torino: ecco dove è stato beccato...

Martin Scorsese mentre esce dalla porta secondaria dell'Hotel Principi di Piemonte a Torino

Ciak si gira. Dopo due giorni in cui è rimasto chiuso in albergo - è sbarcato sabato scorso a Torino con un jet privato direttamente da Roma -, nella suite all'ultimo piano del centralissimo Hotel Principi di Piemonte, finalmente Martin Scorsese è uscito allo scoperto. Il Premio Oscar, atteso dai giornalisti per la conferenza stampa in programma lunedì 7 ottobre prima di ricevere il premio Stella della Mole in serata, ha lasciato nel primo pomeriggio la struttura alberghiera nel cuore del centro cittadino da un'uscita secondaria per dribblare i fan che lo attendevano all'uscita.

LE PRIME PAROLE IN CONFERENZA STAMPA
Ad accoglierlo in conferenza stampa il presidente del Museo del Cinema Enzo Ghigo e il direttore del Domenico De Gaetano: "No, non intendo assolutamente dire arrivederci al cinema - ha detto Scorsese in conferenza stampa -. Devo fare ancora alcuni film, spero che Dio mi dia la forza e i soldi per farli"
. "Il film su Sinatra è stato rimandato, quello su Gesù ci sto lavorando" ha spiegato il regista a proposito dei tempi posticipati a una data indefinita dei due film che aveva annunciato di voler girare Vita di Gesù e Sinatra back-to-back. 

DA TIKTOK AL FUTURO DEL CINEMA
"È conoscenza anche TikTok - ha aggiunto il regista di film come "Toro Scatenato" -. Io non sapevo cosa fosse. Ci sono finito perché me lo ha fatto vedere mia figlia. Fa parte della comunicazione, tutti gli strumenti sono utili se servono a dire qualcosa". "Il cinema si sta evolvendo - ha continuato sul tema -, è ancora a livello di infanzia. Quello che abbiamo conosciuto cento anni fa è cambiato completamente, può andare in qualsiasi direzione. Non so in quale stia andando, se su un tablet o su un chip nella realtà virtuale. Dipende dalla propria passione, da quanto ci si tenga a dire qualcosa, se si è in grado di comunicare gli aspetti positivi della civiltà e non solo a denigrare".

(in collaborazione con Fondazione Quarto Potere)

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