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ARTE CONTEMPORANEA

Salvo: l'artista italiano dei record celebrato alla Pinacoteca Agnelli di Torino

Dal 1° novembre al 25 maggio 2025 va in scena una retrospettiva senza precedenti

Salvo: l'artista italiano dei record celebrato alla Pinacoteca Agnelli di Torino

L'artista siciliano Salvo Mangione, in arte Salvo

Lo scorso anno il suo “Il Mattino”, un olio su tela di 2 metri per 3 e mezzo, è stato battuto da Christie’s Hong Kong a oltre 1 milione e 100mila euro. Sempre nel 2023 altri suoi lavori hanno raggiunto nelle aste cifre superiori al mezzo milione di euro. Ed è così che Salvo è diventato l’artista italiano più richiesto all’estero. Ora il pittore dei record, al secolo Salvatore Mangione, è protagonista alla Pinacoteca Agnelli di Torino nella rassegna “Arrivare in tempo”, da domani e fino al 25 maggio aperta al pubblico nelle sale del Lingotto. Si tratta della più grande retrospettiva dedicata all’artista siciliano, torinese d’adozione, dalla sua morte, avvenuta nel 2015.

Curata da Sarah Cosulich & Lucrezia Calabrò Visconti e realizzata in collaborazione con l’Archivio Salvo, la mostra occupa tutti e tre i piani della Pinacoteca e con quei colori cangianti, quei paesaggi incantati, quelle atmosfere oniriche, che caratterizzano i quadri di questo artista “indipendente” dalle correnti e dai movimenti del secondo Novecento, si estende per la prima volta anche in altri spazi della Pinacoteca e all’interno dello Scrigno, in dialogo con la collezione permanente.

Qui sopra, l'opera di Salvo "Al cinema" 

Sono circa 170 le opere in mostra, suddivise in otto capitoli significativi dei momenti fondamentali della carriera artistica di Salvo. A partire dalle fotografie concettuali esposte nel ’73 a New York, dai grandi dipinti di carta, per passare, poi, alle lapidi, ai paesaggi urbani, ai notturni e altro ancora, fino al ciclo di “San Giorgio e il drago”. Sempre dal 1° novembre saranno visibili sulla Pista 500 sul tetto del Lingotto due nuove installazioni site-specific, quella di Monica Bonvicini (1965) e di Chalisée Naamani (1995).

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