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Curiosità
31 Ottobre 2024 - 14:56
La Gioconda e Munch
Più preziosi dei gioielli, più desiderati dei diamanti, così belli da essere irresistibili, soprattutto agli occhi dei tanti Lupin che vedono in essi denaro, prestigio, potere. Le opere d'arte da sempre sono fra gli oggetti dei desideri di ogni ladro che "si rispetti". Ecco, allora, una cernita dei furti d'arte più famosi della storia dell'arte: imprese al cardiopalma, quasi impossibili da realizzare.
La Gioconda di Leonardo Da Vinci al Louvre
E' sicuramente l’opera d’arte più famosa al mondo ed è impossibile dimenticare il furto che l'audace italiano Vincenzo Peruggia compì nel 1911. Per lui non fu difficile portarla via, avendo lavorato al Louvre di Parigi, lo fece nascondendola sotto il cappotto. La rubò perché pensava che essendo stata dipinta da Leonardo da Vinci spettasse all’Italia e fosse stata rubata da Napoleone. In realtà da Vinci la portò in Francia con sé, vendendola insieme ad altre opere al re Francesco I.
L'Urlo di Edvard Munch alla Galleria nazionale di Oslo
Nel febbraio 1994, mentre a Lillehammer stavano per iniziare le Olimpiadi invernali, fu rubata una delle prime versioni dell’Urlo dipinto dal norvegese Edvard Munch custodita alla Galleria nazionale di Oslo. I ladri entrarono, tagliarono il filo che collegava il dipinto alla parete e prima di andarsene lasciarono anche un bigliettino con scritto «mille grazie per la scarsa sicurezza». Il dipinto fu ritrovato nel maggio di quell’anno in un hotel a sud di Oslo.
La Natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi di Caravaggio
La Natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi di Caravaggio è un olio su tela di inizio Seicento. Fu rubato dall’Oratorio di San Lorenzo, a Palermo, nell’ottobre 1969. Da allora non è mai stato restituito, ritrovato o quantomeno rintracciato. Le poche certezze sono che quando fu rubato attorno al dipinto non c’erano rilevanti sistemi di sicurezza.
La Saliera di Francesco I di Benvenuto Cellini
La Saliera fu realizzata dall’orafo, scultore fiorentino Benvenuto Cellini tra il 1540 e il 1543, mentre era a Fontainebleau alla corte di Francesco I di Francia. Alta 26 centimetri e realizzata in oro, ebano e smalto, sulla saliera sono rappresentati Nettuno, dio del mare, e la Terra. La saliera fu rubata nel 2003 dal Kunsthistorisches Museum di Vienna da Robert Mang, un esperto in sistemi di sicurezza, che fu poi pizzicato e costretto a restituire l'opera. Fu condannato a quattro anni di carcere.
Una Natura morta di Vincent van Gogh
Si tratta dei papaveri che van Gogh dipinse nel 1887, tre anni prima della sua morte. Esposta al museo Mohamed Mahmoud Khalil di Giza, in Egitto, la natura morta fu rubata una prima volta nel 1978, e poi ritrovata circa un decennio più tardi in Kuwait. Ma il quadro fu rubato un’altra volta nell’agosto 2010, in un giorno in cui i visitatori furono solo nove. L'opera non è mai più stata ritrovata.
Ritratto di Signora di Klimt
Nel 1997 venne rubato alla Galleria d’Arte Modera Ricci Oddi di Piacenza, il “Ritratto di Signora” eseguito da Gustav Klimt tra il 1916 e il 1917. La cornice dell’opera fu trovata quasi immediatamente sui tetti dell’edificio facendo supporre una fuga dei ladri attraverso i lucernari della galleria. La tela invece fu rinvenuta, in modo molto curioso dopo ben 22 anni. I giardinieri infatti durante dei lavori di pulitura di una pianta di edera sul muro esterno della Galleria, si imbatterono in una botola presente sulla parete stessa, che una volta aperta svelò al suo interno la Signora di Klimt.
La Gioconda di Leonardo Da Vinci al Louvre
E' sicuramente l’opera d’arte più famosa al mondo ed è impossibile dimenticare il furto che l'audace italiano Vincenzo Peruggia compì nel 1911. Per lui non fu difficile portarla via, avendo lavorato al Louvre di Parigi, lo fece nascondendola sotto il cappotto. La rubò perché pensava che essendo stata dipinta da Leonardo da Vinci spettasse all’Italia e fosse stata rubata da Napoleone. In realtà da Vinci la portò in Francia con sé, vendendola insieme ad altre opere al re Francesco I.
L'Urlo di Edvard Munch alla Galleria nazionale di Oslo
Nel febbraio 1994, mentre a Lillehammer stavano per iniziare le Olimpiadi invernali, fu rubata una delle prime versioni dell’Urlo dipinto dal norvegese Edvard Munch custodita alla Galleria nazionale di Oslo. I ladri entrarono, tagliarono il filo che collegava il dipinto alla parete e prima di andarsene lasciarono anche un bigliettino con scritto «mille grazie per la scarsa sicurezza». Il dipinto fu ritrovato nel maggio di quell’anno in un hotel a sud di Oslo.
La Natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi di Caravaggio
La Natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi di Caravaggio è un olio su tela di inizio Seicento. Fu rubato dall’Oratorio di San Lorenzo, a Palermo, nell’ottobre 1969. Da allora non è mai stato restituito, ritrovato o quantomeno rintracciato. Le poche certezze sono che quando fu rubato attorno al dipinto non c’erano rilevanti sistemi di sicurezza.
La Saliera di Francesco I di Benvenuto Cellini
La Saliera fu realizzata dall’orafo, scultore fiorentino Benvenuto Cellini tra il 1540 e il 1543, mentre era a Fontainebleau alla corte di Francesco I di Francia. Alta 26 centimetri e realizzata in oro, ebano e smalto, sulla saliera sono rappresentati Nettuno, dio del mare, e la Terra. La saliera fu rubata nel 2003 dal Kunsthistorisches Museum di Vienna da Robert Mang, un esperto in sistemi di sicurezza, che fu poi pizzicato e costretto a restituire l'opera. Fu condannato a quattro anni di carcere.
Una Natura morta di Vincent van Gogh
Si tratta dei papaveri che van Gogh dipinse nel 1887, tre anni prima della sua morte. Esposta al museo Mohamed Mahmoud Khalil di Giza, in Egitto, la natura morta fu rubata una prima volta nel 1978, e poi ritrovata circa un decennio più tardi in Kuwait. Ma il quadro fu rubato un’altra volta nell’agosto 2010, in un giorno in cui i visitatori furono solo nove. L'opera non è mai più stata ritrovata.
Ritratto di Signora di Klimt
Nel 1997 venne rubato alla Galleria d’Arte Modera Ricci Oddi di Piacenza, il “Ritratto di Signora” eseguito da Gustav Klimt tra il 1916 e il 1917. La cornice dell’opera fu trovata quasi immediatamente sui tetti dell’edificio facendo supporre una fuga dei ladri attraverso i lucernari della galleria. La tela invece fu rinvenuta, in modo molto curioso dopo ben 22 anni. I giardinieri infatti durante dei lavori di pulitura di una pianta di edera sul muro esterno della Galleria, si imbatterono in una botola presente sulla parete stessa, che una volta aperta svelò al suo interno la Signora di Klimt.
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