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Galleria Umberto I

Giancarlo Cristiani: «Sì, qui è nata la mia Umbertissima...»

Viaggio nell'omonima Galleria del collezionista torinese che ha dato il via alla kermesse (GUARDA IL VIDEO)

Giancarlo Cristiani

Giancarlo Cristiani

Nella galassia delle rassegne che in questi giorni ruotano intorno ad Artissima c’è una “issima” molto particolare. Particolare perché mette insieme arte, moda, fotografia, design, talk, musica elettronica e jazz. È “Umbertissima” l’evento che per due giorni, da oggi alle 18 alle 24, animerà la Galleria Umberto I. Lo scorso anno, alla sua prima edizione, ha avuto un grande successo e quest’anno promette di replicare. Ad avere avuto l’idea, insieme con la JK’s Gallery, di arricchire l’art week torinese con una new entry è stato Giancarlo Cristiani della Galleria Cristiani Italian Design Torino, ospitata nell’ex ospedale di via della Basilica, oggi Galleria Umberto I. «Volevamo fare un evento di arte che fosse più “divertente” - spiega-. Artissima è molto bella ma è un po’ paludata, un po’ “ingessata”, questa è più spartana, più vicina alla gente, proprio com’è questo luogo, Porta Palazzo, una zona che sta cambiando molto, si sta valorizzando, un luogo vivo, dove c’è fermento culturale, ci sono molti scrittori che sono venuti ad abitarvi».

Sono le stesse motivazioni che hanno indotto Giancarlo ad aprire qui la sua galleria, al numero 48 della Umberto I. «Sono da 40 anni nel mondo dell’arte e del design - ricorda -. Prima avevo una galleria in via Della Rocca, poi in via Maria Vittoria, quindi in piazza IV Marzo. Ho aperto anche due gallerie a Parigi. Dopo un breve periodo dedicato alla ristorazione, sono tornato all’arte e qualche anno fa ho inaugurato questa nuova sede, dove tratto tutto il Novecento, dagli anni Trenta per arrivare quasi al contemporaneo».

Molti i pezzi pregiati che vi si possono trovare, arredi, lampadari, lampade da terra e da tavolo, vetri, specchi, ceramiche e oggetti vari.

Opere firmate da artisti come Gino Levi Montalcini, Gio Ponti, Alessandro Mendini, Gaetano Pesce, Ettore Sottsass, Gae Aulenti, Franco Albini. Esposto anche un arazzo di Pixel Pancho, il Bansky torinese. «È il nostro artista di punta - sottolinea- è quello che ha decorato mezza Miami».

Ma in questi giorni il suo impegno è tutto profuso per Umbertissima. «Abbiamo organizzato nello spazio vicino al mio una collettiva con 60 artisti, tra questi Luigi Stoisa, autore della luce d’artista “Noi”, e Luca Pannoli, autore di “L’amore non fa rumore”. Ci sarà anche una specie di sfilata con i cappotti di Cristina Pistoletto, figlia di Michelangelo Pistoletto». Dietro le tende della collettiva anche una mostra vietata ai minori di 18 anni. E nella serata finale il dopo Umbertissima, da mezzanotte in avanti, sarà al Corrile del Maglio.

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