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All'opera

“Le nozze di Figaro”, la meglio gioventù di Mozart

Tutto esaurito per l’inaugurazione del Teatro Regio che avverrà sabato 23 novembre

Le nozze di Figaro

Le nozze di Figaro

È un’opera frizzante, brillante. Soprattutto è un’opera “giovane”. Se poi a dirigerla è un giovane direttore d’orchestra e ad interpretarla un cast giovane, si comprende come “Le nozze di Figaro” di Wolfgang Amadeus Mozart sia l’opera perfetta per inaugurare una stagione, quella del Regio, intitolata appunto “La meglio gioventù”. Già tutta sold out - «ma ci sono pochi biglietti disponibili anche per le recite successive» avverte il sovrintendente del Regio Mathieu Jouvin - la prima di sabato 23 novembre (ore 19) de “Le nozze di Figaro”.

La celeberrima opera della coppia Mozart-Da Ponte, ispirata alla commedia “La folle journée, ou Le Mariage de Figaro” di Beaumarchais, sarà presentata, per la prima volta in Italia, nell’allestimento di Emilio Sagi (andrà in scena grazie al sostegno di Italgas). E questa volta non dovrebbero esserci scioperi sindacali a mettere a rischio la programmazione, come era successo nella scorsa stagione. «Lo stato di agitazione a livello nazionale è stato revocato, procediamo tranquilli» dice Jouvin. Che aggiunge: «Per noi è importante, dopo la trilogia della Manon, aprire con un titolo classico. Vogliamo fare proposte di diversi tipi».

Sul podio, a guidare l’Orchestra e il Coro del Regio, la bacchetta di Leonardo Sini, con il Coro istruito da Ulisse Trabacchin. Un allestimento, quello a firma del regista spagnolo, che restituisce tutta l’eleganza e la classicità dell’opera comica di Mozart. Con un valore aggiunto: l’atmosfera di Siviglia, «cosa che non sempre succede» sottolinea il direttore artistico del Regio Cristiano Sandri. Un’atmosfera ricreata anche attraverso le danze, con l’“aristocratico” minuetto e il più popolare e sensuale fandango.

Protagonisti delle sei recite in programma fino al 1° dicembre prossimo saranno Vito Priante e Monica Conesa nel ruolo del Conte e della Contessa, Giulia Semenzato in quello di Susanna, Josè Maria Lo Monaco, che, en travesti, sarà la voce e il volto al Cherubino, mentre Figaro è Giorgio Cauduro. Daranno vita ad una storia dove si intrecciano amori, si tessono trame che poi verranno sventate, come quella del Conte Altavilla, invaghito della cameriera Susanna in procinto di sposare Figaro.

«Le nozze di Figaro è una riflessione sulla gioventù su chi è giovane e vuole crescere ma anche su chi è cresciuto e vorrebbe fare il percorso al contrario - è ancora il sovrintendente -. Ma Mozart non dà nessun giudizio, presenta le cose così come sono, perché dietro a personaggi “negativi”, come il Conte Almaviva, c’è comunque sofferenza». Per Jouvin «questa è un’opera filosofica e tutta la stagione sarà un percorso filosofico intorno alla gioventù, perciò non si poteva iniziare in modo migliore».

Per il Regio si apre una settimana densa di avvenimenti. Non solo l’inaugurazione di sabato prossimo, per la quale, tra l’altro, sono attesi numerosi primi cittadini del Belpaese - «in questi giorni arriveranno a Torino 5 mila sindaci da tutta Italia per l’assemblea annuale dell’Anci, e io ne ho invitati molti per sabato» chiosa il sindaco Lo Russo - , giovedì 21 ci sarà l’Anteprima Giovani dell’opera, mentre venerdì 22 novembre il teatro ospiterà l’inaugurazione del Torino Film Festival, «a testimoniare la stretta collaborazione tra il teatro lirico e il Museo Nazionale del Cinema».

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