La Rappresentante Di Lista in concerto a Venaria: "Così cantiamo i nostri Giorni Felici"

Ritmi aggressivi e testi decisamente più cupi. È la svolta artistica di La Rappresentante Di Lista. Il duo nato a Palermo composto dalla cantante Veronica Lucchesi e dal polistrumentista Fabio Mangiaracina, venerdì 22 novembre, dalle 21 (32 euro) è atteso sul palco del Teatro Concordia di Venaria in corso Puccini, 1 per il “Giorni Felici Club Tour”. Un’esperienza che sarà esportata presto nel resto del continente e anticipa il primo giro d’Europa in musica della band. Al centro ci sono le canzoni del nuovo album intitolato proprio “Giorni felici”, uscito lo scorso 25 ottobre. Il cd raccoglie 12 brani inediti ed è stato anticipato dai singoli “La città addosso” e “Paradiso”. I tempi del tormentone pop “Ciao ciao” e Sanremo 2022, sembrano lontanissimi.

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Un tono più aggressivo, forse anche minaccioso. Come è avvenuta questa svolta?
«È un percorso che abbiamo maturato nel tempo. Sul termine minaccioso non sono d’accordo. È il tempo di oggi a essere minaccioso e cerchiamo di raccontarlo difendendoci dalle insidie quotidiane. Abbiamo curato ogni aspetto di questo cd, anche graficamente».
Quali sono i giorni felici del titolo?
«Ci sono vari richiami, dai periodi che abbiamo vissuto al tributo ad una serie che ha fatto la storia come può essere “Happy days”, ma più che altro è il nostro racconto di un tempo in cui la felicità sembra essere imposta. Bisogna essere felici per forza».
Certe volte capita che devi rovinare la festa, cantate nel singolo “Paradiso”. Perché?
«È il nostro modo di uscire da situazioni scomode, imposte, che ci stanno strette».
Di recente avete incontrato Francesco De Gregori. Cosa vi siete detti?
«È un grande artista, capace di parlare a diverse generazioni, che rispettiamo molto. Ci siamo scambiati opinioni sul modo d’intendere la musica che deve continuare ad essere suonata, soprattutto dal vivo».
Cosa lega La Rappresentante di Lista a Torino?
«Le iniziative culturali della Cavallerizza Reale e le serate ai Murazzi».
Questo tour continuerà in Europa. Come vivete l’opportunità?
«È un modo per uscire dall’Italia, dove molti sembrano più impegnati a occupare gli spazi».
Sanremo?
«Un’esperienza importante che non rinneghiamo e ci ha fatto conoscere ma che rischiava di schiacciarci».
La canzone che avreste voluto scrivere?
«Imagine».