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Al Teatro Carignano arriva "La Locandiera" di Goldoni: "Inedita e contemporanea"

Da martedì 3 dicembre, Sonia Bergamasco porta in scena il testo goldoniano: "Rispettato alla virgola..."

Al Teatro Carignano arriva "La Locandiera" di Goldoni: "Inedita e contemporanea"

Sonia Bergamasco in scena

«Il testo di Goldoni è stato rispettato alla virgola, non c’è nessun intervento drammaturgico» assicura Sonia Bergamasco. Eppure la commedia simbolo del drammaturgico commediografo veneziano che va in scena da martedì 3 dicembre fino a domenica 15 dicembre al Teatro Carignano di Torino è una Locandiera come non l’avete mai vista. Contemporanea nella rilettura, nella scenografia, nei costumi, antica nella lingua e con una Mirandolina che, dice la Bergamasco che la interpreta, «non è poi così astuta». “La Locandiera” di Carlo Goldoni per la regia di Antonio Latella e con la drammaturgia di Linda Dalisi ci consegna «una figura femminile alla ricerca di se stessa», così la definisce l’attrice milanese.

Una Mirandolina, quella che gestisce la locanda ereditata dal padre, neanche poi tanto civetta e manipolatrice con gli uomini che le girano intorno, dato che alla fine finisce quasi per essere lei sedotta dal cavaliere di Ripafranca. E che nutre dubbi anche rispetto al suo matrimonio con il servo Fabrizio, come promesso al padre in punto di morte. Insomma, è un cambio di passo rispetto alle molte Mirandoline rappresentate da tante attrici nel corso degli anni. Superato, comunque, anche il primo sconcerto di vedere sulla scena.

Il cavaliere di Ripafratta, il marchese di Forlipopoli, il conte d’Albafiorita vestiti con abiti contemporanei parlare, invece, una lingua settecentesca, «così musicale e ritmica», per dirla con la Bergamasco, non resta che immergersi nel clima di quella locanda goldoniana che Latella legge come l’inizio del teatro contemporaneo. Una lettura politica, la sua, legato alla fine dell’aristocrazia e all’ascesa della classe borghese mercantile. «Con Latella abbiamo fatto un’indagine su quello che stava attorno alla commedia - è ancora la Bergamasco - . Abbiamo scoperto molte sfumature e ciascuno di noi ha potuto sentire quanto l’autore scrivesse per gli attori». Sul palco con Sonia Bergamasco, Marta Cortellazzo Wiel, Ludovico Fededegni, Giovanni Franzoni, Francesco Manetti, Annibale Pavone, Gabriele Pestilli, Marta Pizzigallo.

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