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"Bugie Coloniali"

Il Premio Mameli ad Alberto Alpozzi: «Ha smascherato le mistificazioni della mostra “Africa le Collezioni dimenticate”»

Il saggista torinese è stato premiato a Forlì il 4 dicembre scorso: «Onorato di aver ricevuto questo riconoscimento»

Il Premio Mameli ad Alberto Alpozzi: «Ha smascherato le mistificazioni della mostra “Africa le Collezioni dimenticate”»

Lo scrittore e saggista Alberto Alpozzi ha ricevuto a Forlì il Premio Mameli

Alle “Bugie Coloniali” (Eclettica Edizioni) di Alberto Alpozzi è andato il Premio Mameli nella categoria Giornalismo. Di mercoledì 4 dicembre l’assegnazione al reporter e saggista, tra i massimi esperti di storia della colonizzazione, del riconoscimento indetto dall’Enac, Ente Nazionale Attività Culturali, che viene assegnato annualmente a chi si distingue con opere indipendenti, non omologate e per la ricerca della verità. Perché “per le bugie è sufficiente una parola ma per la verità occorrono le prove”. E le prove Alpozzi le ha trovate attraverso fonti verificabili e documenti pubblici smascherando le dimenticanze volute, le omissioni colpevoli le narrazioni spesso ideologicizzate sulla colonizzazione italiana in Africa.

Cosa che Alpozzi aveva fatto anche per la mostra sull’Africa allestita dall’ottobre 2023 a febbraio 2024 ai Musei Reali di Torino. A questo episodio ha fatto riferimento nello specifico il presidente dell’Enac Maurizio Abbate in occasione della cerimonia premiale di Forlì: «Alberto Alpozzi si inserisce perfettamente nello spirito di questo premio. Lo scorso anno ha smascherato le mistificazioni della mostra torinese “Africa le Collezioni dimenticate”, obbligando i curatori e la direzione dei Musei Reali a fare marcia indietro, ammettere l’errore, chiedere scusa e sostituire i pannelli».

«Sono onorato - ha dichiarato Alberto Alpozzi - di aver ricevuto questo riconoscimento che attesta ancora una volta come la verità contro le mistificazioni, l’onestà contro la malafede siano valori da perseguire contro chi quotidianamente, omologato e succube del pensiero unico contrario all’onorabilità del nostro Paese si limita a ripetere sempre i medesimi dogmi che nulla hanno a che fare con i fatti ma solo con pregiudizi ideologici».

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