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Il concerto

Tutti pazzi per Il Volo «Sì, Torino è magica niente ferma i fan»

A tu per tu con Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble che domani saranno all’Inalpi Arena con un live tutto esaurito

Il Volo

Gianluca Ginoble, Ignazio Boschetto e Piero Barone

Neanche il tempo di comunicare la prevendita che i biglietti per i loro concerti vanno immediatamente a ruba. Succede sempre così. Negli Stati Uniti, dove sono di casa essendo stati i primi artisti italiani ad aver firmato un contratto diretto con una major americana, la Geffen, succede in Giappone e in Australia, e succede anche in Italia. È sold out, infatti, il concerto che Il Volo terrà a Torino domani, ospiti dell’Inalpi Arena per il loro “Tutti per uno - Ad Astra Live Nei Palasport”, che ha già toccato Jesolo, Milano, Treviso, Firenze e Bologna con tanto di bagni di folla. Un capolavoro - come recita il titolo di uno dei loro ultimissimi successi - la loro unione, nata per caso quando, ancora bambini, gareggiarono a “Ti lascio una canzone”, era il 2009, l’idea vincente arrivò da Michele Torpedine e Tony Renis.


E fecero Bingo davvero. Da lì iniziò per loro un successo internazionale che li portò lontano dall’Italia per molti anni. Vi tornarono adulti, passando per Sanremo, dove trionfarono con “Grande amore” nel 2015 e ricominciarono una nuova vita molto più vicina al Belpaese. L’abbraccio dei connazionali, il più caldo e desiderato di sempre.


Torino vi aspetta.
«Torino è una città magica per noi, ed esibirci all’Inalpi Arena è sempre un’emozione unica - commentano Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble -. Ricordiamo in particolare un concerto di un paio di anni fa, a dicembre 2022, quando una gigantesca bufera di neve mise a rischio il nostro live fino all’ultimo momento. La situazione era così critica che persino l’orchestra ebbe difficoltà a raggiungere il luogo dell’evento. Eppure, nonostante le avversità, gli spettatori arrivarono poco a poco, dimostrando un incredibile affetto».

Sta per iniziare Sanremo dove siete stati protagonisti: lo rifareste?
«Sanremo è sempre un’esperienza unica e speciale per noi. Ogni volta che ci siamo esibiti lì, è stato come tornare a casa, un po’ come una grande festa della musica italiana. Ogni partecipazione ci ha regalato emozioni diverse e ci ha permesso di vivere il Festival in maniera unica, quindi, sì, lo rifaremmo senza dubbio. Sanremo è un palco che ti dà tanto, sia a livello professionale che personale, e siamo sempre grati per la possibilità di farne parte».

Per chi tifate?
«È davvero difficile scegliere un solo artista da tifare quest’anno, il cast è pazzesco, ci sono tantissimi artisti talentuosi in gara e ognuno con qualcosa di unico da offrire».

In futuro?
«Per il 2025 abbiamo in programma altri numerosi live in Europa, America Latina, Stati Uniti e Canada, con l'obiettivo di portare la nostra musica ad un pubblico sempre più ampio».

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