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arte - flashback habitat

"Con audace resa: Cantieri Montelupo", un intreccio di creatività tra arte contemporanea e ceramica

Un viaggio tra tradizione e innovazione: la ceramica come ponte tra passato e futuro nell'arte contemporanea

"Con audace resa: Cantieri Montelupo", un intreccio di creatività tra arte contemporanea e ceramica

Tutto pronto a Flashback Habitat

Artisti contemporanei e ceramisti intrecciano creatività, saperi e abilità e danno vita alla mostra "Con audace resa: Cantieri Montelupo" che si inaugura oggi, sabato 22 febbraio, negli spazi di Flashback Habitat Ecosistema per le culture contemporanee di corso Giovanni Lanza 75 (rimarrà allestita fino al 18 maggio). La rassegna rappresenta il momento conclusivo di un percorso di residenze d’artista, iniziato nel giugno del 2023, realizzato dalla Fondazione Museo Montelupo di Montelupo Fiorentino (FI) con il sostegno del bando Toscanaincontemporanea. Un progetto, quello curato da Christian Caliandro, che ha messo in relazione gli artisti e i designer ospiti con le competenze degli artigiani del territorio per lo sviluppo di opere e collezioni di manifattura. Il risultato è ora visibile nel complesso diretto da Alessandro Bulgini, testimoniato da quelle ceramiche che hanno visto l’interazione tra alto artigianato e arte contemporanea.



La fotografa Maria Palmieri insieme a Patrizio Bartoloni si è cimentata in un’innovazione della fotoceramica e, attraverso un lavoro sperimentale sulle superfici, ha creato la serie intitolata Rudralith: lastre, scodelle, brocche, mattoni in refrattario che sembrano al tempo stesso manufatti nuovi e antichi. Veronica Montanino con Ivana Antonini nel set di tre zuppiere ha fatto convivere la tradizione secolare della ceramica montelupina e toscana, utilizzata per la parte esterna, con un interno pieno di forme “vive”, brulicanti, pulsanti e smaltate. A metà strada tra moda, design e artigianato i completi intimi in ceramica e tessuto di Emanuela Barilozzi Caruso con Ceramiche Giglio, Ivana Antonini, Veronica Fabozzo e Angela Corsani Sartoria.

Duecento piattini decorati con la figura dell’uccellino, il motivo che più frequentemente si ritrova nella pittura su ceramica a Montelupo, sono invece opera del più giovane degli artisti invitati, Giovanni Ceruti, affiancato nel suo lavoro da Stefano Bartoloni. E poi le lastre di argilla che diventavano segno e memoria del torrente in secca, opera di Elena Bellantoni con Patrizio e Stefano Bartoloni e Sergio Pilastri; la ciotola di Serena Fineschi con Ivana Antonini; i frammenti di ceramica ricomposti di Marco Ulivieri e ancora le mattonelle, i frammenti di materiale refrattario di Alessandro Scarabello realizzati con l’aiuto di Stefano Bartoloni.

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