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Dopo la magia dei ciliegi, la Reggia di Venaria incanta con i capolavori dei Dogi

Van Dyck, Rubens, Reni: la Genova dei Dogi sbarca a Venaria in una mostra imperdibile

Dopo la magia dei ciliegi, la Reggia di Venaria incanta con i capolavori dei Dogi

Uno dei capolavori in mostra alla Reggia di Venaria

Il raffinato “Ritratto di Ansaldo Pallavicino bambino” di Anton van Dyck, capolavoro della ritrattistica europea del Seicento; il “Ritratto di Giovan Carlo Doria a cavallo” di Peter Paul Rubens; “L’amor sacro e l’amor profano” di Guido Reni; “Il sacrificio di Isacco” di Orazio Gentileschi; “Il ratto delle Sabine” di Luca Giordano; il “Ritratto di Paolo Francesco” di Angelica Kauffmann. Capolavori in mostra alla Reggia di Venaria. Dopo lo spettacolo dei ciliegi in fiore, che in poco più di due settimane è stato ammirato da oltre 100mila persone, la residenza sabauda propone ora al pubblico spettacolari opere. Sono quelle riunite nella rassegna “Magnifiche collezioni. Arte e potere nella Genova dei Dogi”, realizzate nei secoli d’oro della Superba. Si è inaugurata ieri nella Sala delle Arti la mostra organizzata in collaborazione con i Musei Nazionali di Genova - Palazzo Spinola e Galleria Nazionale della Liguria. La curatela è di Gianluca Zanelli, Marie Luce Repetto (dei Musei di Genova), Andrea Merlotti, Clara Goria (del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude) e con la segreteria scientifica di Donatella Zanardo.

Un centinaio le opere esposte fino al 7 settembre prossimo. Dipinti, sculture, argenti e arredi del Sei e Settecento, provenienti da Palazzo Spinola di Pellicceria, oltre che da più recenti acquisizioni dei Musei Nazionali di Genova e da altri musei e collezioni private, e qui inseriti in un contesto che racconta il rapporto tra arte e potere nella Genova dell’epoca dei Dogi. Si tratta di lavori appartenuti alle raccolte delle grandi famiglie del patriziato genovese, i Pallavicino, i Doria, gli Spinola, i Balbi, raccolte perlopiù conservate nel palazzo che i marchesi Paolo e Franco Spinola, non avendo eredi diretti, decisero nel 1958 di donare allo Stato italiano.

Particolare attenzione nella realizzazione della mostra, sottolinea la direttrice della Reggia Chiara Teolato, è stata riservata alla sua accessibilità. Di qui l’uso di modelli, pannelli visivo-tattili con audiodescrizioni, sottotitolazioni e traduzioni in Lis, schede in Comunicazione Aumentativa Alternativa. È stato inoltre utilizzato per tutti i testi della mostra un carattere ad alta leggibilità. «Con questa mostra arriva anche il mare a Venaria» ha commentato il presidente del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude Michele Briamonte. Il quale, a margine della presentazione della rassegna, ha anche annunciato la sua candidatura al board dell’Associazione delle Residenze Reali Europee.

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