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Turismo
29 Giugno 2025 - 15:00
Con l’arrivo dell’estate, molti lavoratori iniziano a pianificare le proprie vacanze. Ma come funzionano davvero le ferie in Italia? Quanti giorni si maturano e quando devono essere utilizzati? Ecco una panoramica aggiornata secondo le indicazioni della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro.
Ogni lavoratore subordinato ha diritto ad almeno quattro settimane di ferie all’anno, come stabilito dal D.Lgs. 66/2003. Questo equivale a 28 giorni di calendario se fruiti in modo continuativo. Tuttavia, i contratti collettivi (nazionali, territoriali o aziendali) possono prevedere:
una durata superiore,
modalità diverse di calcolo (es. giorni lavorativi vs. calendario),
regole particolari in caso di festività.
La durata effettiva può variare in base a:
il tipo di contratto applicato,
l’anzianità di servizio del dipendente.
Le ferie possono essere espresse in settimane, giorni lavorativi o giorni di calendario, a seconda degli accordi contrattuali.
La normativa prevede che almeno due settimane di ferie vengano fruite entro l’anno di maturazione, possibilmente in modo continuativo se richiesto dal lavoratore. Le restanti due settimane devono essere godute entro 18 mesi dalla fine di quell’anno.
Importante: entro il 30 giugno 2025 dovranno essere fruite le ferie maturate nel 2023. I datori di lavoro hanno tempo fino al 20 agosto 2025 per versare i contributi INPS sulle ferie non godute entro tale data.
Le ferie si accumulano tenendo conto di due fattori:
la prestazione effettiva di lavoro,
la durata stabilita dai contratti collettivi o dalla legge.
La maturazione avviene durante un periodo di 12 mesi, ed è legata:
all’attività lavorativa svolta,
oppure a assenze equiparate al servizio, come malattia o maternità.
Secondo la legge e la giurisprudenza (Cassazione, Corte Costituzionale), le ferie maturano anche durante il periodo di prova.
Nel caso di contratti a tempo determinato o con cessazione durante l’anno, le ferie spettano in proporzione al tempo lavorato. Di norma:
ogni mese di lavoro dà diritto a 1/12 delle ferie annuali;
le frazioni di mese superiori a 15 giorni vengono conteggiate come mese intero.
Le ferie costituiscono un diritto fondamentale per il lavoratore. Non possono essere rinunciate né scambiate con indennità economiche, salvo nei casi previsti dalla legge (ad esempio alla fine del rapporto di lavoro).
Qualsiasi accordo contrario, anche se previsto da un contratto collettivo o individuale, è nullo e viene automaticamente sostituito dalla normativa vigente.
Un datore di lavoro che non consente al dipendente di usufruire delle ferie nei tempi stabiliti rischia:
sanzioni amministrative,
obblighi contributivi aggiuntivi.
La normativa tutela la salute psicofisica del lavoratore, riconoscendo le ferie come uno strumento essenziale per il benessere e la sicurezza sul lavoro.
Le ferie non sono solo un momento di riposo, ma un diritto garantito dalla legge. Saperne di più aiuta lavoratori e aziende a gestirle in modo corretto e trasparente, evitando problemi e sanzioni.
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