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Orologi di lusso: non più solo Red Carpet, un fenomeno da collezione e investimento

Il mercato italiano raggiunge 1,89 miliardi di euro nel 2024, spinto dai giovani e da una nuova ondata di imprenditori

Orologi di lusso: non più solo Red Carpet, un fenomeno da collezione e investimento

Non sono più solo accessori da red carpet. Gli orologi di lusso sono diventati un vero e proprio status symbol da collezione e una passione trasversale che unisce generazioni, stili e visioni del tempo. Il mercato italiano ha raggiunto nel 2024 un valore di 1,89 miliardi di euro, confermando una piena espansione alimentata anche dal crescente interesse dei più giovani. Marchi iconici come Patek Philippe, Audemars Piguet, Omega e Rolex stanno vivendo una nuova "stagione d'oro": gli orologi si vendono, si scambiano, si raccontano, diventano oggetti da investimento e persino pezzi da museo privato.

Sui polsi dei rapper, nelle mani dei giovani collezionisti su TikTok, negli showroom e nei musei privati: l'orologio di lusso ha superato lo status di affare per sole celebrità. Oggi è un oggetto carico di valore culturale, emozionale e identitario.

In questo contesto in fermento, negli ultimi anni è emersa una nuova generazione di imprenditori e appassionati che sta contribuendo a ridefinire il modo in cui l'orologeria viene comunicata. Tra questi spicca il ventenne Matteo Serpellini, CEO e founder di Orafix, che ha saputo rinnovare un progetto editoriale ereditato dal padre. Lo ha trasformato in una piattaforma digitale e culturale interamente dedicata al mondo degli orologi di alta gamma.

Accanto alla vendita di orologi di secondo polso certificati – un segmento in forte crescita che intercetta sia collezionisti esperti che nuovi investitori – Serpellini ha sviluppato un vero e proprio ecosistema. Questo include contenuti editoriali, rubriche originali, una rivista cartacea da collezione focalizzata su Rolex, eventi offline e una marcata presenza sui social media, dove si dialoga quotidianamente con un pubblico giovane e appassionato.

Non mancano le collaborazioni con figure di spicco della scena musicale e culturale italiana: tra le interviste più seguite, quelle a Guè Pequeno e Sfera Ebbasta, noti collezionisti e rappresentanti di una cultura urban che da anni dialoga con il lusso. Un'estetica che fonde stile, tecnologia e storytelling.

"Oggi l’orologio è molto più di un accessorio", spiega Matteo Serpellini. "È un simbolo personale, un modo per raccontare sé stessi. Il nostro obiettivo è parlare a tutte le generazioni, dalla cultura hip hop a chi ama la storia dell’orologeria. Vogliamo essere un ponte tra tradizione e futuro".

Oltre al fascino estetico e culturale, l'orologeria di lusso si sta affermando sempre più come una forma di investimento. Gli orologi di alta gamma si configurano oggi come asset tangibili, capaci di mantenere – e in molti casi aumentare – il proprio valore nel tempo. Collezionisti e investitori trattano modelli iconici come veri e propri beni rifugio, ricercando pezzi vintage certificati, edizioni limitate e modelli con storie uniche.

In un momento in cui anche il lusso di secondo polso conquista valore e attenzione, il racconto del tempo si evolve: l'orologio diventa un oggetto da indossare, ma anche un fenomeno culturale, una narrazione condivisa tra appassionati e nuove generazioni.

"Per chi vuole iniziare a collezionare, consiglio di partire da modelli iconici ma accessibili, scegliere brand con una forte identità, non trascurare mai il valore affettivo, esplorare il mercato secondario per trovare vere occasioni e, soprattutto, scegliere un orologio che rappresenti davvero chi lo indossa", conclude Serpellini.

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