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Parco Dora

Tre giorni di musica non stop, cibo, aree Vip: In vacanza al Kappa FuturFestival

Al via da oggi alle 12 la kermesse che porterà in città dj e fan da tutto il mondo: l’esperienza completa tra hotel e live può costare fino a 4mila euro

Parco Dora

Il Kappa FuturFestival

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Parco chiuso per musica: da oggi (dalle 12 alle 24) a domenica 6 luglio solo il pubblico del Kappa FuturFestival potrà accedere al Parco Dora di Torino, per vivere un’esperienza intensa e travolgente che come ogni anno mette per tre giorni la nostra città al centro della mappa mondiale della musica elettronica.

Il Kappa è uno dei principali eventi di musica elettronica a livello mondiale, al sesto posto nella Top 100 Festivals 2025 di DJ Mag, unico italiano fra le prime 40 posizioni e in Top 10 con giganti come Glastonbury e Coachella. Un evento di primo piano, che cresce ogni anno e che non deve spaventare chi non lo ha mai visitato ma ne è attratto: da provare almeno una volta nella vita.

Per essere a questo livello servono alcune caratteristiche fondamentali: ottimi artisti in calendario e gli spazi giusti per farli esibire. Partendo da questo secondo punto, il Parco Dora si è rivelato negli anni la location perfetta (vero, i residenti in zona saranno costretti a qualche sacrificio, non si può accedere per qualche giorno ma poi gli stessi organizzatori si occupano della messa a posto dell’area).

Sei palchi diversi sono stati allestiti per l’unico evento del genere in Italia patrocinato dalla Commissione Europea: accanto ai quattro palchi storici – Futur, Voyager, Solar e Kosmo – da quest’anno è stato aggiunto anche il Nova Stage, dedicato ai live strumentali, e il Lab Stage, che ospiterà improvvisazioni e un concorso rivolto a brani generati con l’intelligenza artificiale.

Riportare l’elenco degli artisti coinvolti è impossibile, sono oltre centotrenta, in arrivo da tutto il mondo. Venerdì sera tra i tanti nomi si può citare Fatima Koanda, dj e modella nata a Bergamo da genitori originari del Burkina Faso e della Costa d’Avorio. Su sabato, sempre per evidenziare un nome tra i numerosi, attenzione rivolta a Floating Points Live Italian Premiere, viaggio sonoro firmato Sam Sheperd. Domenica ultimo giorno, non mancate il mix tra techno e sperimentazione di Eris Drew b2b Octo Octa.

I biglietti sono venduti in tutto il mondo, con decine di migliaia di persone giunte da oltre 91 Paesi già registrate e già con il pass in mano. Ma c’è ancora spazio per chi volesse partecipare: 70 euro il biglietto giornaliero (220 se si vuole il pass VIP), e anche accrediti validi per tre giorni. Chi avesse voglia e possibilità di spendere godendosi al meglio tre giorni di musica dovrà sborsare 4.000 euro: per questa cifra si avrà diritto a hotel a 5 stelle, cibo gourmet, visite alle migliori gallerie d’arte, studi d’artista e collezioni private di Torino con una guida professionista, transfer dedicati, accesso gratuito agli eventi collaterali e accesso al palco principale per vedere da vicino gli artisti preferiti.

Non bastasse quanto scritto finora, sono i freddi numeri a dare l’idea definitiva della mole di questo evento: sette kilometri di recinzioni, 430 diffusori audio, più di 1.000 corpi illuminanti, 1.189 metri quadrati di ledwall, 240 bagni ordinari e 45 di bagni per disabili, 250 metri lineari di bar, una pizzeria e due ristoranti interni a cui si aggiungono sedici angoli per lo street food. E ancora centinaia di cassonetti per la spazzatura e di colonnine per le sigarette, e molto altro: senza dimenticare il risparmio energetico, con una riduzione del 50 per cento dei generatori rispetto allo scorso anno.

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