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Relax
04 Luglio 2025 - 17:30
L’estate è da sempre sinonimo di tempo libero, relax e giornate più lente. Proprio per questo è anche il momento ideale per riscoprire attività semplici ma rigeneranti, come i libri da colorare per adulti. Sono ormai ovunque: disegni geometrici che ricordano i mandala, paesaggi bucolici, animali, castelli, fiori o pattern decorativi. Basta una scatola di matite o di pennarelli, e si torna a un gesto quasi infantile ma con un obiettivo molto adulto: scaricare la tensione e ritrovare un po’ di benessere mentale.
Negli ultimi anni, questa pratica ha conquistato il nome di colouring therapy ed è diventata un vero trend internazionale. Niente a che vedere con l’intrattenimento per bambini: questi libri sono pensati per il pubblico adulto, con tratti complessi e dettagliati che richiedono concentrazione e attenzione.
Già all’inizio del Novecento Carl Gustav Jung aveva intuito i benefici di quest’attività, osservando quanto la colorazione dei mandala potesse aiutare bambini e adulti ad allentare le tensioni interiori. Oggi la psicologia conferma: colorare stimola entrambi gli emisferi cerebrali. Quello destro, legato alla creatività, alle emozioni, alla scelta dei colori, e quello sinistro, più razionale, che regola la coordinazione mano-occhio, la precisione e il rispetto dei contorni. Questo equilibrio aiuta non solo a rilassarsi, ma anche a sviluppare concentrazione, memoria e capacità di gestione dello stress.
Quando si colora, la mente si concentra solo su ciò che ha davanti: si studiano i dettagli, si scelgono i colori, si cerca di non uscire dai bordi mentre il resto – i pensieri, le preoccupazioni, le notifiche – si mette in pausa. Non a caso, in molti la paragonano a una forma di meditazione, più accessibile accessibile e, sicuramente, più immediata.
C’è anche un lato fisico: mentre si colora, il corpo si rilassa. Le tensioni muscolari si sciolgono, i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) si abbassano, e si stimola la produzione di endorfine, che favoriscono una sensazione di benessere diffuso. Alcuni studi suggeriscono persino che colorare con costanza possa migliorare la qualità del sonno, proprio perché ci si allontana dalla luce blu di smartphone e tablet nelle ore serali. Un effetto collaterale non trascurabile in un’epoca di iperconnessione e ritmi sempre più veloci.
Un altro aspetto importante è la gratificazione personale. Finire una pagina, vedere un disegno prendere vita grazie ai propri colori, dà un senso di soddisfazione che non è affatto banale. È un piccolo traguardo quotidiano che può avere un impatto concreto sull’autostima e sulla percezione di sé. Per ottenere dei benefici reali, bastano appena 20 minuti al giorno. Un’abitudine semplice, da infilare tra una pausa caffè e un momento di tranquillità, oppure da portare con sé in valigia e continuare anche in vacanza.
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