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Non solo live

In 120mila per il Kappa FuturFestival: "Musica e grandi eventi? Li vogliamo anche ad agosto"

Le proiezioni sulla rassegna che si chiuderà stasera a Parco Dora parlano di una ricaduta di 30 milioni di euro. Ecco cosa dicono da Confesercenti

Kappa FuturFestival

Il pubblico del Kappa

L’esperienza sonora” - così ama definirsi il Kappa FuturFestival - costruita da oltre cento artisti internazionali per 36 ore di musica consecutiva, si chiuderà stasera mezzanotte al Parco Dora con numeri capogiro, ancora superiori al record del 2024. Le proiezioni di 120 mila presenze (la più seguita di sempre), contro le 100 mila dello scorso anno, provenienti da 150 nazioni per una ricaduta economica di 30 milioni di euro rispetto ai 25 di dodici mesi fa. Merito di una line up in grado di soddisfare i gusti del popolo dell’elettronica, di un palco in più, sei invece di cinque, della voglia di stare insieme anche un po’ fuori dalle righe come ama fare la tribù del Kappa. Lo ha dimostrato il caso del ragazzo che poco fa si è arrampicato su un pilone delle ex acciaierie Fiat costringendo la produzione a interrompere i djset. Nulla di grave, lo spettacolo è poi continuato. Un universo, forse, non nelle corde dei più, ma sicuramente in linea con i sogni di bar, ristoranti, taxi e alberghi di Torino quasi sold out per tre giorni, da venerdì a domenica.

Così come ogni grande evento musicale di questo periodo, a partire dal doppio concerto di Vasco Rossi del 29 maggio e 1 giugno scorsi allo Stadio Olimpico che fece il tutto esaurito negli hotel, continuando con i live dei Pinguini Tattici Nucleari, di Marracash, di Zucchero.

«Non abbiamo ancora percentuali precise - spiega Fulvio Griffa, presidente Fiept, Confesercenti ristoratori e baristi - ma il Kappa, così come fu per Vasco e per ogni altro grande evento, ha portato un notevole incremento di lavoro nei locali intorno a Parco Dora e del centro città. Abbiamo registrato un afflusso importante soprattutto a pranzo, dato che i concerti più grandi del Kappa si sono avuti alla sera. Magari fosse sempre così. Ogni volta che a Torino c’è un grande evento, noi lavoriamo tanto, bisognerebbe spalmarli anche durante il mese di agosto quando molte delle nostre attività rimarranno aperte. La mentalità del torinese è ancora legata alle vacanze ad agosto, ma in città, man mano che passano gli anni, si vede sempre molta più gente in estate, perché non approfittarne?».

Soddisfazione anche da parte degli albergatori che parlano «di hotel quasi al completo - sottolinea Giovanni Fariello di Confesercenti - nonostante per il Kappa si tratti di un pubblico molto particolare e giovane. In sostanza, ha portato più affari la musica, nell’ultimo weekend, che i saldi, almeno per ora».

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