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Palcoscenico

Roberto Bolle a Torino per celebrare Caravaggio: pronto il bagno di folla

Martedì 8 luglio partiranno le prevendite per lo spettacolo atteso al Regio dal 27 al 29 novembre

Roberto Bolle

Roberto Bolle in Caravaggio

Sarà un giorno importante martedì 8 luglio (ore 11) per i torinesi amanti di Roberto Bolle, della sua bellezza, della sua grazia, una perfezione che ricorda molto da vicino quella disegnata da Caravaggio nei suoi corpi candidi. Sì perché, in quella data, partiranno le prevendite per "Roberto Bolle in Caravaggio", lo spettacolo atteso al Teatro Regio di Torino il 27, 28 e 29 novembre prossimi come uno dei fiori all'occhiello della prossima stagione. Mai coppia fu più perfetta, la meraviglia della danza nei passi dell'etoile piemontese, tra i più apprezzati del mondo, la pittura del genio del XXVII secolo.

Luci ed ombre, corpi svelati, sensuali: il mondo di Michelangelo Merisi in arte Caravaggio ispira i coreografi, per la sua opera e per la sua biografia irrequieta.

Sono loro gli artisti che, come il pittore, sanno lavorare sulla plastica della muscolatura umana, esaltata dall’uso scenografico della luce. Il pittore del Fanciullo col canestro e di quello morso da un ramarro, di Bacco e della Maddalena penitente, dei Musici, di Giuditta e Oloferne, del David con la testa di Golia, di Amor vincit omnia, che nacque a Milano nel 1571 (e non nel Marchesato di Caravaggio), attivatore della corrente naturalistica, precursore del barocco, maestro dell’uso drammatico del chiaroscuro, ha ispirato a Mauro Bigonzetti, il coreografo italiano neo-post-classico di maggior spicco internazionale, un balletto nel nome del Caravaggio più conturbante, creato nel 2008 per le qualità guizzanti della star ucraina Vladimir Malakhov, allora alla testa della Staatsoper Berlin.

Chi ha amato, con Roberto Bolle e Melissa Hamilton, il duo da questo Caravaggio nel gala Bolle and Friends del gennaio 2025 al Teatro Regio, ne amerà anche l’estensione a serata intera, che il nostro ballerino-icona produce per sé e per il gruppo scelto che darà vita a una danza scultorea, con le musiche di Claudio Monteverdi, riorchestrate da Bruno Moretti, e il light design di Carlo Cerri, in dialogo con i costumi-pelle di Lois Swandale e Kristopher Millar.

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