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Scienza
08 Luglio 2025 - 19:20
Foto di repertorio
La Luna, oltre ad essere un elemento romantico nelle notti stellate, gioca un ruolo fondamentale nella dinamica dei mari del nostro pianeta. Le maree, fenomeno naturale che fa alzare e abbassare il livello del mare, sono causate principalmente dall’attrazione gravitazionale della Luna e, in misura minore, dal Sole. L'interazione tra questi corpi celesti e la Terra crea un ciclo continuo di flusso e riflusso, che si ripete ogni 12 ore.
Le maree sono il movimento periodico delle acque oceaniche che si sollevano e si abbassano a causa della forza gravitazionale della Luna e del Sole. In generale, ogni giorno si verificano due alte e due basse maree, con una frequenza di circa 12 ore. Ma questi movimenti non sono influenzati solo dalla Luna e dal Sole; la forma della Terra, la presenza dei continenti, la profondità degli oceani e anche la temperatura atmosferica giocano un ruolo importante nel determinare l'intensità e la frequenza delle maree.
Le maree possono essere classificate in base a due fattori principali: l’altezza e la fase lunare. Le maree si dividono in alte e basse, in base alla massima o minima altezza raggiunta dal livello dell'acqua. Inoltre, in base alla fase lunare, possiamo avere maree vive (più forti durante la Luna piena o nuova, quando Luna e Sole sono allineati) e maree morte (più deboli durante la fase di quadratura, quando Luna e Sole formano un angolo retto).
La forza gravitazionale della Luna è la principale responsabile delle maree. Nonostante anche il Sole eserciti una forza simile, la Luna, essendo più vicina alla Terra, ha un impatto maggiore. Questo provoca dei rigonfiamenti delle masse d'acqua sulla Terra, creando alti e bassi livelli marini. Inoltre, l'effetto di inerzia dovuto alla rotazione terrestre causa un secondo rigonfiamento opposto, portando alla creazione di due alte maree quotidiane.
Le maree hanno un impatto notevole sugli ecosistemi marini, in particolare nelle zone intertidali, dove l'acqua oscilla tra il sommerso e l'esposto. Gli animali e le piante che vivono in queste aree devono adattarsi alle condizioni mutevoli di esposizione e submersione. Alcuni, come stelle marine e granchi, si ancorano alle rocce per resistere alla forza delle onde, mentre altri, come quelli che vivono nelle spiagge sabbiose, devono scavare per proteggersi. Inoltre, le maree creano habitat vitali come le pozze di marea, che ospitano una ricca biodiversità.
Oltre a formare habitat, le maree aiutano a mantenere sani gli ecosistemi marini, contribuendo al ricambio d’acqua e al mantenimento della qualità dell’acqua. Queste correnti sono fondamentali per il benessere degli organismi marini, come nei casi di allevamenti di pesci, che necessitano di acque ben ossigenate. Inoltre, giocano un ruolo cruciale nel regolare i flussi di gas serra, come l’anidride carbonica, contribuendo alla gestione dei livelli di CO2 nell'atmosfera.
Queste sono anche un elemento chiave nel monitoraggio delle inondazioni costiere, un rischio crescente a causa dell’innalzamento del livello del mare dovuto al cambiamento climatico. Esse possono infatti ridurre lo stress termico sulle barriere coralline, proteggendo questi ecosistemi vulnerabili dal fenomeno dello sbiancamento.
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