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Televisione

Valentina Romani dà voce alle vittime: su Rai 2 "Dark Lines", il true crime che racconta i femminicidi con matita e rispetto

L’attrice di "Mare Fuori" ricostruisce i più noti delitti italiani con toni sobri, immagini disegnate e uno sguardo attento alle vittime

Valentina Romani dà voce alle vittime: su Rai 2 "Dark Lines", il true crime che racconta i femminicidi con matita e rispetto

In un panorama televisivo sempre più affollato di format dedicati al true crime, "Dark Lines – Delitti a matita", in onda il sabato sera su Rai 2, si distingue per forma e sostanza. A guidare il racconto c'è Valentina Romani, volto noto della fiction italiana, che questa volta lascia da parte i personaggi di "Mare Fuori" e "SKAM Italia" per assumere il ruolo delicato di narratrice. Al centro del programma, le storie di donne uccise, spesso da chi avrebbe dovuto proteggerle.

La scena si apre con Romani che cammina tra disegni in bianco e nero, illustrazioni che sembrano tavole di una graphic novel e che ricostruiscono, in modo non sensazionalistico, i luoghi dei delitti. Lo sguardo dell’attrice è fisso in camera, il tono della voce misurato, mai compiaciuto. Il primo episodio – trasmesso il 19 luglio e già disponibile su RaiPlay – ha ripercorso i casi di Simonetta Cesaroni e Meredith Kercher, con l’uso di materiali d’archivio e interviste a chi ha seguito le indagini. Ma sono le parole di Valentina Romani, scelte con cura, a restituire dignità e spessore umano alle vittime, spesso ridotte a titoli di cronaca.

I prossimi episodi continueranno su questa linea narrativa: il 26 luglio toccherà a Chiara Poggi e Marta Russo, seguite dalle storie di Serena Mollicone, Elisa Claps, Nadia Cella e Melania Rea. Tutti casi tristemente noti, che da anni occupano gli spazi dei telegiornali e delle riviste, spesso con taglio sensazionalistico. Ma Dark Lines sceglie un’altra strada: niente effetti speciali, niente dolore spettacolarizzato, solo disegni, voci e memoria.

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