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CINEMA

Dal cuore di Torino alla Mostra del Cinema di Venezia: "La gioia" di Gelormini conquista con un amore proibito

Torino protagonista alle Giornate degli Autori con il film che vede tra gli interpreti la Golino e Jasmine Trinca

Dal cuore di Torino alla Mostra del Cinema di Venezia: "La gioia" di Gelormini conquista con un amore proibito

Una scena de "La gioia" con Valeria Golino

L’ultimo tassello della prossima Mostra del Cinema di Venezia, in programma dal 27 agosto al 6 settembre, è stato svelato e parla molto torinese: la sezione autonoma delle Giornate degli Autori, diretta da Gaia Furrer, ha infatti scelto “La gioia” di Nicolangelo Gelormini, interpretato da Valeria Golino e girato a Torino lo scorso mese di novembre come unico titolo italiano del concorso. «Sono molto contento - dichiara Gelormini - e ringrazio Gaia Furrer per aver amato il film. Sentirsi accolti - come vorrebbero i protagonisti della nostra storia - è una sensazione bellissima, oggi più che mai».

Il film racconta di Gioia, un’insegnante di liceo che non ha mai conosciuto l’amore, se non quello opprimente dei genitori, con cui vive ancora. Tra gli studenti della sua scuola c’è Alessio, un ragazzo, che usa il suo corpo come uno strumento per rimediare qualche centinaio di euro e aiutare sua madre, cassiera in un supermercato. Tra Alessio e Gioia nasce un legame proibito... “La Gioia” è stato realizzato con il Patrocinio della Città di Torino e con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte: è stato girato in esterni in piazzetta IV Marzo, in piazza Vittorio e anche al Caffé Elena. Nel cast anche Jasmine Trinca e Saul Nanni, che era già stato sotto la Mole nei mesi scorsi per interpretare il ruolo di Tancredi nella serie di Netflix “Il Gattopardo”. Tra gli eventi speciali delle Giornate anche la presenza del regista moncalierese Gianluca Matarrese, con il nuovo film “Il quieto vivere” interpretato da Maria Luisa Magno e Immacolata Capalbo. Di cosa parla? Ogni famiglia è infelice a modo suo, soprattutto quelle che si odiano perché costrette a vivere nella stessa palazzina di uno sperduto borgo calabrese, un piccolo agglomerato di abitazioni situate in cima a un colle che tutti chiamano il Cozzo. E in ogni famiglia infelice, a ben guardare, c’è sempre qualcuno più infelice degli altri, che pensa solo a come sbarazzarsi dei suoi nemici.

«Nasce da una storia vera, vissuta tra le mura della mia famiglia - racconta Matarrese - con ironia e crudeltà, esploro l’anticamera del crimine, quel momento sospeso in cui la tragedia del reale può ancora essere evitata, forse, grazie al cinema». Come ogni anno, il programma delle Giornate degli Autori è molto ricco: si parte il 27 agosto.

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