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Il collezionista folle
17 Agosto 2025 - 08:00
Vincent van Gogh
PROLOGO
Il Collezionista Folle non conosce tregua. Un giorno è alle prese con un francobollo sbagliato di Garibaldi, quello dopo con un orologio rotto appartenuto – forse – a un re in disgrazia. Ma stavolta ha superato sé stesso: tra le mani stringe una tavoletta di legno che, a sentir lui, nasconde un autentico Van Gogh. Il soggetto? Un covone di alghe in cui si cela, dicono, il volto del pittore olandese. L’ha proposto, senza troppi preamboli, al suo amico miliardario: un uomo dal palato fine per gli investimenti, ma dalla digestione lenta per le spese “superflue”. Risultato? Una smorfia degna di un critico d’arte con mal di stomaco e il solito «ci devo pensare», che nella lingua dei ricchi significa «non tirare fuori il portafoglio nemmeno sotto tortura». E così, mentre il covone resta invenduto e il frigorifero mezzo vuoto, il nostro eroe continua a camminare sul filo sottile che separa il colpo grosso dalla cena a pane e cipolla.
SOTTO IL COVONE D’AGOSTO
Quanto mi offri per questa tavoletta di legno “Covone di alghe” di Vincent van Gogh il cui volto è nel covone? Lo proposi di getto ad un amico miliardario senza fatica, per studiarne le reazioni facciali e corporee. Fece una smorfia orribile con la sua gota flaccida, poi tirò su dal naso un lungo respiro come se avesse sentito puzza di bruciato o di una fuga di gas.
«Devo pensarci, come dipinto mi pare un obbrobrio». Solita frase denigratoria dei mercanti più beceri. A volte, dopo la digestione, sparano giudizi del tipo «non mi pare di riscontrare la mano di Vincent che dipingeva con pennellate orizzontali o curvilinee secondo la posizione assunta, se in piedi o sdraiato a terra». Osservazione geniale da osteopata consumato più che da addetto alla raccolta delle alghe sulla spiaggia.
Ruppi il silenzio: «Vuoi le misure? Cm 20 x 7 circa. Periodo del Brenthe». Prima di passare da suo cugino Anton Mauve a Zaandam. Questo piccolo dipinto fu recuperato da Claude Monet quando, di ritorno da Cristiania (dove vi era andato in visita a suo figlio Jean), si fermò in Olanda per cercare i dipinti lasciati da Vincent a casa di Mauve. Ma non ne trovò, riesci ad immaginare il perché? Elementare Watson! «... Alors, mio geniale amico, perché non li trovò??…. Caprone!». Caricai la dose di improperi.
Te lo dico io… perché: le tele le aveva acquistate Mauve il quale per recuperarle, dipinse sopra quelle di van Gogh dei paesaggi di Zaandam, certo di dare un futuro valore alle sue opere. Monet dipinse la veduta della casa di Mauve a Zaandam dicendo che sarebbe stato un dono per Theo (il fratello di Vincent) che dirigeva la galleria Durand Ruel di Parigi. Mauve colse l’occasione di dare a Monet questa piccola tavoletta di Vincent da regalare a Theo van Gogh.
Io la ritrovai da un brocante e la riconobbi a prima vista: sotto il covone vi è nascosto il volto di Vincent van Gogh.
Perché è così scura? «Perché nel periodo del Brenthe (zona mineraria del nord Inghilterra, dove Vincent andava a predicare il Vangelo), anche la sabbia ha il colore del carbone. Le alghe portate dal mare, venivano rastrellate e raccolte in covoni. Anche in successive opere di Vincent quando si trasferì ad Arles (1888), egli si immaginò riposare sotto il sole d’agosto, nascosto sotto covoni di paglia che isolano sia dalla umidità che dal sole cocente». L’amico si risvegliò dall’assopimento digestivo e bofonchiò : «Vorrei vedere meglio il covone raccolto col rastrello. Ne hai per caso anche uno di Arle?».
Lì per lì non trovai una rima adatta con la parola covone, per dirgli cosa pensassi di lui. Ripensandoci avevo ricevuto una offerta di un dipinto di Van Gogh Vincent, posseduto da un latifondista brasiliano ma non essendo un mercante non diedi corso alla trattativa. Ma il dipinto del periodo di Arles era documentato con catalogazione e timbri del Museo di Amsterdam ed avrei potuto fare questa comparazione. Chiesi tempo ed ora sarei pronto a mostrarlo. Non un solo covone, ma un paio in una sola foto, tanto per farlo contento ed annoiato sotto il sole di agosto e senza covone.
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